Nel Tramonto
di Anna Pinzuti
Vieni, sediamoci qui tenendoci per mano,
ognuno nel suo silenzio..
lasciamo correre i pensieri in questo cielo
che cambia colore.
Guarda... gabbiani....
volano alti senza perdere mai di vista il mare.
Voliamo anche noi amore...
di un volo dolce e tenero...
senza perderci mai di vista.
Con le mani intrecciate
proviamo a parlare al nostro cuore...
con semplicità spogliandoci del pudore
rimaniamo così...
vestiti solo della nostra anima con
le mani nelle mani aspettando la sera.
.:.
Tutti conoscono i colori del tramonto,
ma pochi ne conoscono il canto.
Non basta guardare, molti non sanno vedere.Tere - Tratto dalla mia anima
La luna disse al sole "TI AMO"
Il sole arrossì e nacque il tramonto Antonio Cirillo
Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.
John le Carré
La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina.
Milan Kundera
L'amore finisce quando un fiore torna ad essere un fiore, una stella una stella, un tramonto un tramonto.
Anonimo
Quando guardo un tramonto e mi emoziono,
non mi domando a che velocità gira la Terra
o a che distanza è il Sole o quanto sono grandi.
Amo quel momento. Punto.
Non c’è da capire, c’è d’amare.
Fabio Volo, E’ una vita che ti aspetto
.:.
La maggior parte delle frasi sul tramonto sono poetico-romantiche, ma alcune accennano alla possibilità di poterlo "vedere" in modo diverso.
Come descriverebbero il tramonto?
- un artista
- un poeta
- uno scrittore
- un innamorato
- uno scienziato
- un religioso
- un marinaio
- un politico
- un bambino
- una madre
- un climatologo
- un ...
- una...
Lo stesso fenomeno, lo stesso evento verrebbe descritto in modi diversi da diverse tipologie e per diversi scopi.
Le stesse persone possono descriverlo in modo diverso, in situazioni, in condizioni diverse, in base al loro stato d’animo, allo stato e al livello della loro coscienza.
Il tramonto, comunque, non è mai lo stesso: in giorni diversi, in stagioni diverse, si presenta in modo diverso (nuvole, pioggia, vento, rosso, grigio, rosa, raggi di luce...) e, non solo, se provate a fotografarlo dovete far presto perché cambia rapidamente. Ma purtuttavia è e rimane sempre un tramonto anche se si presenta in aspetti diversi e viene visto in maniere diverse. Si tratta sempre del tramonto.
Ho fatto l’esempio del tramonto perché credo che nessuno si preoccupa se viene visto in modi diversi. Le stesse persone possono descriverlo in modo diverso, in situazioni, in condizioni diverse, in base al loro stato d’animo, allo stato e al livello della loro coscienza.
Il tramonto, comunque, non è mai lo stesso: in giorni diversi, in stagioni diverse, si presenta in modo diverso (nuvole, pioggia, vento, rosso, grigio, rosa, raggi di luce...) e, non solo, se provate a fotografarlo dovete far presto perché cambia rapidamente. Ma purtuttavia è e rimane sempre un tramonto anche se si presenta in aspetti diversi e viene visto in maniere diverse. Si tratta sempre del tramonto.
Si accetta la diversa descrizione del tramonto perché non coinvolge proprie idee, convinzioni, identità.
Ma per altri argomenti non è così.
In particolare in ambito religioso. Il problema di alcune religioni (istituzioni religiose, gerarchie religiose) è di pretendere di essere i soli depositari del solo linguaggio per descrivere ciò che viene definito "Dio", e di "pretendere" (spesso) che anche tutti gli altri condividano questo linguaggio e questa definizione.
Allora, per favorire il dialogo e la comprensione reciproca, accettiamo noi la descrizione che gli altri fanno del proprio Dio. Cerchiamo di essere NOI, per primi ad accettare le definizioni degli altri, poi cerchiamo di trovare un modo, un linguaggio comune, delle descrizioni accettabili anche dagli altri e quindi tendere a ciò che unisce, accantonando (anche provvisoriamente) ciò che divide.
In particolare in ambito religioso. Il problema di alcune religioni (istituzioni religiose, gerarchie religiose) è di pretendere di essere i soli depositari del solo linguaggio per descrivere ciò che viene definito "Dio", e di "pretendere" (spesso) che anche tutti gli altri condividano questo linguaggio e questa definizione.
Allora, per favorire il dialogo e la comprensione reciproca, accettiamo noi la descrizione che gli altri fanno del proprio Dio. Cerchiamo di essere NOI, per primi ad accettare le definizioni degli altri, poi cerchiamo di trovare un modo, un linguaggio comune, delle descrizioni accettabili anche dagli altri e quindi tendere a ciò che unisce, accantonando (anche provvisoriamente) ciò che divide.
Per il Tuo Dio. Dice un saggio orientale
Link di approfondimento:
- Linguaggio ed evoluzione della coscienza
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