Per il guerriero di don Juan le battaglie sono tante, anzi, non finiscono mai. Una di queste è la "riduzione dei desideri":
"E' il volere che ci rende infelici. Eppure, se imparassimo a ridurre a nulla i nostri desideri, la più piccola cosa che otterremmo sarebbe un vero regalo".
Ancora una volta si combatte contro l'ego, perché solo la persona, la maschera è convinta di avere continuità nel tempo.
L'apparato egoico crea traiettorie temporali inesistenti: al fine di alimentare l'illusione della propria esistenza e continuità, ecco quindi che con l'immaginazione crea un futuro che lo vede protagonista e cerca in tutti i modi di realizzarlo. E siccome l'immaginazione così usata è una serva fedele di Maya, riesce a creare l'illusione, la magia: un futuro pensato diventa un futuro incarnato in un falso presente. Sì, falso, perché quello vero, spontaneo, fresco, libero da zavorre, da possesso, da maschere, viene perso irrimediabilmente. Il desiderio crea una fuga in avanti che da un lato ingrassa il personaggio e dall'altro mortifica l'attore.
E' il personaggio che desidera, non l'attore, che rimane sempre ben consapevole delle sue illimitate possibilità di calarsi in tutti i personaggi immaginabili. Ma a questo punto sorge spontanea la domanda: chi è l'attore? Esso è l'uomo totale, l'uomo di conoscenza, il tolteco, come lo chiama don Juan. Tolteco è chi è impeccabile e senza macchia, chi conosce il suo doppio, chi conosce l'arte del sognare, chi sa vedere, chi conosce la vera essenza dell'uomo: l'uovo di luce che lo avvolge, chi conosce la sua parte destra e la sua parte sinistra: il Tonal e il Nagual, chi riesce a trasformare la consapevolezza in fuoco dal profondo, chi conosce le emanazioni dell' aquila, ecc. A volte, per il suo pittoresco vocabolario don Juan ci ricorda Paracelso, il medico alchimista che si prendeva gioco dei dotti ignoranti medici del suo tempo, riuscendo a guarire grazie ad una saggezza profonda e strana. Quello stesso Paracelso a cui Carl Gustav Jung ha dedicato alcuni saggi nella sua opera.
Don Juan sembra possedere davvero la saggezza di cui parla, e secondo noi ha regalato a Carlos Castaneda alcune perle di essa. Un mondo fatto di campi di energia anziché di oggetti, ci stuzzica...
Questo breve saggio non consente certo di fare uno studio approfondito di tutto quanto ha detto don Juan, pertanto rimandiamo l'interessato alle opere di Castaneda se volesse saperne di più.
Questo breve saggio non consente certo di fare uno studio approfondito di tutto quanto ha detto don Juan, pertanto rimandiamo l'interessato alle opere di Castaneda se volesse saperne di più.
Qui ci limitiamo all'essenziale.
- http://www.macrolibrarsi.it/autori/_carlos_castaneda.php
- http://www.carloscastaneda.it/Libri-Castaneda.htm
Testi di Castaneda:
- - A scuola dallo stregone
- - Una realtà separata
- - Viaggio a Ixitlan
- - L'isola del Tonal
- - Il secondo anello del potere
- - Il dono dell'aquila
- - Il fuoco dal profondo
- - Il potere del silenzio
- - L'arte di sognare.
- - Victor Sanchez - Gli insegnamenti di don Carlos
- - Interviste a Carlos Castaneda - Stampa alternativa
- - Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi
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