venerdì 21 dicembre 2012

SOLSTIZIO D’INVERNO 2012








Il  Solstizio d’Inverno di quest’anno ricopre una importanza molto particolare nel contesto della nostra vita. Segna il concepimento di un nuovo ciclo storico e l’inizio della risalita, dove le energie invertono il loro corso e passano dalla Decadenza all'Ascendenza, verso la nascita di una Nuova Era. Quest’anno, poi, questo inizio coincide con la settimana del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, che va dal 21 al 28 dicembre e che porterà nuove energie spirituali sul pianeta. Quando coincide con il Plenilunio, come quest’anno, esse sono ancora più potenti.
Ogni concepimento è dato dall'immissione del seme in un terreno appositamente preparato e fertilizzato, cosa che faremo concretamente più tardi. Questo profondo simbolismo è stato rappresentato nelle Scritture dalla nascita di un Salvatore da una Vergine.

Per far sì che questa nascita dia vita ad un «figlio» evoluto dobbiamo però operare il concepimento in modo consapevole e con una chiara intenzione circa il figlio che vogliamo dare alla Luce.

Tutte le Sacre Scritture annunciano che l’Età dell’Acquario sarà un’Era straordinaria: la qualità della vita umana cambierà radicalmente, l’esistenza dell’Anima sarà dimostrata scientificamente, la paura della morte scomparirà perché gli uomini vedranno in modo chiaroveggente che la vita continua anche dopo l’abbandono del corpo fisico, l’esistenza dei Maestri e dei Deva sarà riconosciuta pubblicamente e le Leggi Universali saranno studiate e rispettate. Bene, ci aspetta un bel futuro! Prima di arrivarci dobbiamo, però, fare alcuni passi preliminari:
  1. Dobbiamo attuare il concepimento dopo avere creato un Progetto, una forma-pensiero chiara e precisa di ciò che vogliamo. Questo nel silenzio e nella concentrazione.
  2. Dobbiamo curare e nutrire questo seme per almeno 12 anni.
  3. Dobbiamo passare le doglie della nascita, che proprio per la disparità di vibrazioni fra la madre, ancora materiale, e il nascituro, molto più spirituale, non saranno facili e, anzi, assai dolorose. La madre, però, non le accetta forse di buon grado e con grande gioia, sapendo che questo dolore sarà presto dimenticato e ricompensato dalla nascita del figlio?
Se vogliamo far nascere un figlio evoluto e spirituale per prima cosa dobbiamo modificare radicalmente la visione della nostra vita. Noi, oggi, siamo talmente presi dagli automatismi quotidiani che non ci domandiamo se la vita che stiamo conducendo possa essere diversa oppure no. «Questa è la vita» diciamo.
No, questa non è la vita, questa è la «decadenza» della vita, è uno stato di crisi e di malattia dal quale dobbiamo uscire guarendo. Purtroppo ogni grande cambiamento, noi lo sappiamo bene, passa sempre attraverso una crisi, semplicemente perché la personalità umana  fa resistenza e vive i cambiamenti come una minaccia. Come in piccolo così anche in grande.

O
gni nuovo inizio segna sempre una nuova espansione di Coscienza, prodotta da uno Sforzo e da una Disciplina che portano ad una Crisi, che ha il compito di operare un ulteriore distacco dal dominio della personalità e dal suo materialismo. Essa è necessaria perché segna la fine di un comportamento e l’inizio di esperienze di vita nuove.

O
gni inizio comincia con l’apertura e il passaggio di una porta, cioè di un ostacolo che si pone fra l’uomo e la meta prefissata dal Piano evolutivo. Per aprire questa Porta è necessario operare una svolta nella vita, iniziando un cammino diverso dal precedente, semplicemente perché la nuova vibrazione della Coscienza produce un attrito con il vecchio comportamento.
Noi sappiamo anche che da ogni crisi e da ogni malattia si esce trovando e modificando le cause che le hanno prodotte. Ora, credo che tutti siamo d’accordo nel riconoscere che le cause sono assai facili da individuare e il loro nome è Materialismo, Ateismo e Relativismo Etico, che hanno portato con sé violenza, terrorismo, odio, lotta, antagonismo individuale e sociale, affarismo economico, divinazione del denaro, droga, libertà sessuale, distruzione del matrimonio e della famiglia, edonismo, irresponsabilità adolescenziale ed esaltazione del ribelle e del fuorilegge.

O
ggi, osservando i prodotti culturali espressi da questo materialismo, attraverso i film, la TV e i giornali, siamo portati a credere che rubare, uccidere, prendersi a botte, il sesso erotico, la pornografia, la prostituzione e la volgarità siamo comportamenti normali. Viviamo in un mondo inquinato, tanto che sempre più spesso bisogna vietare la circolazione delle auto in città, ma è ormai diventata norma di vita. Abbiamo fabbriche che inquinano e uccidono, però bisogna far lavorare gli operai e, quindi, invece di risolvere alla radice il problema si preferisce seguire la norma.

L
a confusione etica ed esistenziale in cui ci troviamo è rappresentata molto bene da questo periodo dell’anno, dove le città e le case sono state addobbate da luci scintillanti. Miliardi di persone in tutto il mondo decorano con luci le loro case, riempiono pini e abeti con nastri e palline luccicanti. La luce sfolgora ovunque attorno a noi. È, indubbiamente, uno spettacolo affascinante e positivo che ha un simbolismo reale: l’apparizione della luce!
Noi sappiamo che l’energia è neutra e che può essere utilizzata sia in senso evolutivo che involutivo. Cosa ne facciamo di questa luce? La usiamo per scopi materiali, cioè per convincere le persone a comprare oggetti, oppure la colleghiamo al suo vero significato interiore: la nascita del Cristo, ossia l’apparizione della Luce dell’Amore nella vita umana? Il Cristo, incarnazione del Principio d’Amore, è una parola salvifica che rappresenta un livello evolutivo verso il quale tutti gli uomini devono tendere e al quale dovremo alla fine giungere.

I
l termine «Cristo» è un mantra che ha nella scala evolutiva un posto e una funzione precisi: quella di aprire il Cuore di ogni individuo aiutandolo ad «amare l’Amore». I valori cristiani e i termini «Cristo» e «Amore» hanno un significato fondamentale per lo sviluppo evolutivo della Coscienza umana, perché di fronte ad ogni crisi, difficoltà e tragedia della vita ognuno sa che per risolverle ha la possibilità di andare dentro di Sé e trovare quel Principio d’Amore che sicuramente lo aiuterà a comprendere e a risolvere ogni problema. Se si negano questi valori, come sta facendo la cultura attuale, sarà praticamente impossibile uscire dalla crisi in cui ci troviamo.

I
l significato profondo del Solstizio d’Inverno e del Natale è proprio questo, e lo troviamo inscritto nell'etimologia della parola inglese Christmas, che significa «formare o fare nascere il Cristo in sé… diventare un Cristo».
Al Solstizio d’Inverno la luce del Principio Cristico si incarna nella materia e si offre agli uomini in uno straordinario rituale che viene presentato ogni anno. La nascita del Cristo rappresenta, a livello simbolico, l’archetipo universale della nascita della Coscienza Spirituale all’interno di ogni individuo. È la presentazione ciclica di un modello al quale ogni uomo può attingere nel suo lungo cammino di Ritorno verso la Casa del Padre. Se non lo fa, il Solstizio d’Inverno e il Natale diventano un avvenimento vuoto e senza senso se non dal punto di vista del mangiare, del bere e del divertirsi. Come diceva un Saggio:
«Anche se il Cristo si incarnasse mille volte ma non in te, la tua vita sarà persa».
Il Solstizio d’Inverno e il Natale sono, quindi, il momento in cui occorre piantare il seme del Principio Cristico in noi stessi e nella società in cui viviamo.

C
osa vuol dire, però, «far nascere il Cristo e il Principio Cristico dentro di sé?» Significa elevare la propria vibrazione e costruire una Coscienza che sia basata su valori etici e spirituali. Significa comprendere che l’Amore non è solo un aspetto emotivo e sentimentale ma, soprattutto, è un aiuto di educazione per aiutare gli uomini ad evolvere, ad uscire dallo stato materiale in cui si trovano per costruire una Coscienza Causale, cioè Etica e Spirituale. Non basta, quindi, solo il Cuore, bisogna aggiungere anche l’Intelligenza della Mente, coordinate dalla Volontà di Bene.

S
appiamo tutti che il momento in cui viviamo non è facile. Non possiamo migliorarlo da soli, con le sole forze della personalità e, di sicuro, non con la paura di immaginarie catastrofi di vecchi calendari. Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi da millenni è in attesa della richiesta e dell’offerta di cooperazione fatta dagli uomini nei loro confronti. Stasera il Cristo, i Maestri e gli Angeli Solari stanno in silente attesa, pronti alla chiamata di chi si vuole aprire al Principio Cristico e offrirlo all’umanità dolente, dopo averlo fissato dentro di Sé.

S
iamo pronti a farlo?



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