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domenica 6 gennaio 2013

Essere in questo mondo, non è essere di questo mondo (Le Passeur) (12)

D'Accordo con Urantia Gaia pubblichiamo…

Essere in questo mondo, non è essere di questo mondo

Publié le 28 septembre 2011 par Le Passeur
Dal Traghettatore. (Le Passeur).
Vediamo fiorire un po’ dappertutto delle profezie e delle date, quanto agli eventi a venire e perfino per quanto riguarda l’ascensione. Come se avessimo il controllo del tempo nel processo individuale dell’ascensione.  Sarebbe sano tralasciare tutti questi annunci senza fondamenti, nonostante alcuni predicatori hanno l’illusione dell’immunità. Quale sia la sincerità degli uni e degli altri, tutto questo è soltanto agitazione della mente rivestita da belle intenzioni e da grandi effetti di scena, che cercano ancora di controllare qualche cosa in mezzo alla grande orologeria cosmica. Gli ego spirituali non vengono meno e il business che ne deriva va a gonfie vele. La difficoltà principale è che alcuni  basano con coscienza il proprio tragitto secondo queste date e questi annunci. I dogmi sostituiscono i dogmi. Quante paure sono ancora inoculate cosi? I detrattori hanno in mano le redini del gioco per appropriarsi di ciò che brilla e per denunciare la stupidità umana a grandi rinforzi della propria ignoranza di ciò che succede e della mala fede che spesso li caratterizza. Non se ne privano.
Il vero cammino è interiore, è umile e discreto, non si imbottisce di artifici e non si affoga di concetti confusi e di annunci rumorosi. Per quanto riguarda l’ascensione è cominciata già da parecchi anni, vive una fase di accelerazione durante il nono scalino del calendario Maya e proseguirà per un grande numero di persone per un po’ - per abbastanza tempo – ancora dopo.
Tecnicamente, questo non è nient’altro che l’elevazione vibrazionale dell’essere che gli permette di estrarsi dalla matrice del vecchio mondo e di raggiungere il suo punto ottimale di co-creazione in questa dimensione. Da un altro punto di vista, è il passaggio dallo stato emozionale degli attaccamenti e della separazione, animato dal terzo chakra (il plexus) verso quello dell’amore incondizionato e della coscienza unificata – il quarto chakra, quello del cuore. E’ una porta maggiore poiché la predominanza dei tre primi chakra illustra in un certo modo l’ante-umanità. Ciò significa che finalmente incarneremo un’umanità completa. Lasciamo la confusione per la serenità, l’inconsapevolezza per la responsabilità, la predazione per l’amore e la fraternità, la sofferenza per la gioia. Chi dice meglio?
Secondo i destini programmati, certi si stabilizzeranno velocemente in una dimensione che permetterà loro di aiutare gli altri a entrare nell’Età d’Oro della terra. Altri prenderanno il loro tempo per arrivarci, secondo la tenacia degli attaccamenti, che daranno altrettante numerose resistenze, altri infine lasceranno questo piano di vita per proseguire più lontano la propria esperienza personale in una dimensione di vita che corrisponderà loro. Altri ancora, venuti specialmente a incarnarsi per amore, per aiutare in questa tappa dell’evoluzione collettiva, ritorneranno a casa loro. Gli ultimi, tra cui numerosi burattinai andranno in un altrove in risonanza con il proprio livello di coscienza, il tempo di assimilare tutte le implicazioni dei loro comportamenti e cominciare un lungo ciclo di riequilibrio karmico dei propri atti. Tutto ciò si farà per amore della vita, nella consapevolezza che non c’è morte.
L’Età d’Oro è dunque alle nostre porte. Ma l’intenzione è importante in questa storia. Vedere nascere personalmente questa nuova era, è uno sforzo da iniziare in sé e da tenere insieme con determinazione.
Sostenere collettivamente l’intenzione di cambiare il corso della vita, è come lanciare sassi in mezzo a un ruscello. Qualche sasso cambia poche cose, ma una volta raggiunta la massa critica – il numero – tutto diventa possibile. All’inizio inevitabilmente, è qualche cosa che assomiglia al caos che si manifesta, le correnti cambiano e portano via ciò che era al secco o prosciugano ciò che era immerso, ma dopo un breve momento, il corso del ruscello disegna un altro letto che ognuno sarà libero di seguire oppure no. Gli attaccamenti faranno preferire ad alcuni di aggrapparsi  contro corrente, talvolta fino allo sfinimento e affogare, è la scelta della paura.
Se il ciclo della nuova erosione che si annuncia sarà lungo, il movimento che l’ha scatenato sarà stato brusco ed effimero. E l’umanità è al commando dall’inizio alla fine in questa storia. Non aspettate salvatori o maestri che si presenteranno come tali quando tanti messaggi ve lo annunciano. Siete, siamo i  propri salvatori, i propri maestri. Sebbene i burattinai attuali fanno di tutto per impedirci di averne conoscenza, abbiamo sempre la scelta della linea del tempo che scegliamo (vedere la nuova linea del tempo)  e il potere di impegnarci con lo spirito leggero; è la scelta della fiducia.
Nel frattempo, i mondi non si separeranno in eterno. Questa fase di separazione tra le vecchie e le nuove energie, che fanno che le une e le altre hanno e avranno sempre di più difficoltà a coabitare, durerà  soltanto durante la transizione, questo periodo delicato in cui gli scalini di disgregamento del vecchio sistema si succederanno abbastanza rapidamente. A cominciare con l’economia, non dubitiamone cambierà molto presto la faccia del mondo, ma anche i poteri politici come esistono, manifestati nell’ego e la separazione, verranno sostituiti da un’organizzazione inspirata il cui obiettivo sarà finalmente il benessere dell’umanità e che si installerà con molta naturalezza. E’ probabile che a questo punto, l’energia non sarà più fossile né nucleare, sarà libera, geograficamente accessibile a tutti e gratuita. Non stiamo parlando di fantascienza, esiste già Nicola Tesla l’aveva scoperta, i finanzieri l’hanno confiscato da un secolo perché non potevano metterci un contatore, ma ci sarà restituita. Sono peraltro certo che saremo molto aiutati in questo senso. Immaginiamo che un’energia libera accessibile dappertutto e mezzi di trasporto adattati a questa cambieranno considerevolmente la natura degli squilibri attuali. Ecco ciò che sembra in marcia oggi.
Sempre nelle grandi linee, secondo l’osservazione delle scale di tempo abituali, possiamo pensare che il pianeta ne avrà probabilmente per qualche anno a riequilibrarsi nei suoi aggiustamenti geofisici e climatici. Ma lì di nuovo come sapere? E d’altronde, anche se sapessimo molto, chi dice che ciò che succede sarà quantificabile sulla base di ciò che conosciamo? D’altronde cosa sappiamo realmente dei cicli su questa scala? Quale prospettiva ne abbiamo? Qualche migliaia di anni tutt’al più, e ancora, frazioni di teorie che tengono fino alla seguente. Non ho dubbi che gli astrofisici sappiano di che cosa parlano nel contesto delle loro conoscenze attuali. Ma questo contesto è cosi piccolo e ciò che intravedono è cosi grande. L’astrofisica è soltanto alle balbuzie, siamo al punto in cui il bambino percepisce il corridoio dietro la porta socchiusa della camera dove si sveglia nella propria culla. C’è cosi tanto da vedere, tanto da imparare, tanto da scoprire. E’ d’altro canto questa la speranza più bella con cui possiamo nutrire le nostre anime. C’è tanto e tanto da conoscere …. E abbiamo per questo una storia da vivere che non conosce la parola fine.
Non mi rischierò a spingermi oltre in questo quadro perché penso che non siamo in grado di immaginare ciò che sarà il mondo in cui il nostro modo di percepire le cose sarà cosi tanto cambiato. Gli aspetti concreti, le tecnologie tra cui la padronanza del suono, della luce e dei cristalli saranno il cemento, sono una cosa. Ma come potremmo immaginare la natura del nostro sguardo sulla vita al di fuori del sentimento di separazione e del caos emozionale che sono tuttora i nostri, cosi come attraverso una connessione a ciò che bisogna osare chiamare la nostra divinità ritrovata?
Non cerchiamo più di giocare ai profeti, occupiamoci piuttosto di indirizzare le nostre vite verso l’apprezzamento del presente, la gioia di svegliarsi sulla terra in questo momento eccezionale della sua storia, la semplicità e la condivisione di questi istanti di grazia con gli altri. La via è lì; sicuramente non c’è negli intrighi degli ego spirituali che hanno riempito i vuoti lasciati dalle paure del New Age, lì dove c’è la paura l’ha sempre preceduta l’ignoranza, ne nei vecchi dogmi religiosi o nelle nuove sette esoteriche. Il tempo non è più da seguire i guru, il tempo non è più da piegarsi, lo sguardo spento, alle regole artificiali inventate da altri tempi, non è più da sottomettersi all’abitudine.
L’agitazione del vecchio mondo non ci appartiene più. Per noi che abbiamo scelto di non lasciarsi andare alle paure, per noi che abbiamo scelto di evolvere e di rinascere, il tempo è alle notti stellate, ai fuochi di gioia tra gente amorevole, il tempo è alla fiducia in noi stessi e allo sguardo benevolo sui nostri fratelli e sorelle di oltre frontiere. Sono ampie queste frontiere da cancellare e designano i loro limiti ben al di là della nostra terra. Bisognerà imparare ad accettare l’idea che la vita brulica di forme dappertutto nell’universo e a riconoscerle come i figli della nostra Fonte. I popoli anziani li hanno bene conosciuti e riprenderemo questo sentiero che la menzogna e il tempo hanno cancellato.
Fraternamente,
© Il Traghettatore – 06.07.2011 – Tradotto da Stéphanie - Versione originale francese
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