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lunedì 28 gennaio 2013

L’importanza terapeutica del canto gregoriano per i monaci




Tomatis, canto gregoriano e monaci benedettini   
Che il canto sia terapeutico lo sa bene anche la tradizione popolare,
basta ricordare il famoso detto “Canta che ti passa”,
ma lo sostengono anche numerose ricerche scientifiche.
Un’esperienza accaduta al ricercatore francese Alfred Tomatis
può aiutare a capire l’importanza e il beneficio del canto.

Il canto accompagna da sempre la vita dell’uomo ed è utilizzato per molti importanti eventi della sua vita sociale, tra cui matrimoni e cerimonie religiose. Il Dott. Tomatis ha a lungo studiato l’importanza dell’ascolto e le funzioni dell’orecchio umano, evidenziando l’importanza terapeutica della musica. Tramite una delle sue esperienze, possiamo capire la grande utilità del canto per una comunità religiosa.
Il canto gregoriano è un canto religioso tradizionalmente eseguito dalle comunità di monaci benedettini, ma dopo il Secondo Concilio Vaticano molti vescovi e abati sminuirono la sua importanza a favore di un canto più leggero e pop. In particolare Tomatis fu contattato da un monastero in cui l’abate aveva deciso che, le numerose ore dedicate alla pratica del canto gregoriano da parte dei monaci non erano necessarie.
In breve tempo i monaci cominciarono a manifestare stanchezza e depressione a causa del rigoroso programma di lavoro e preghiera. Furono contattati medici che però non trovarono una soluzione, correlando i problemi alla dieta vegetariana dei monaci. Anche dopo aver variato la dieta i risultati non arrivarono, fino a quando non fu chiamato il Dott. Tomatis.
Appena seppe che era stata interrotta la pratica del canto gregoriano, capì che questo poteva essere la causa del problema.  Senza il suo effetto terapeutico e rigenerativo, i monaci non avevano l’energia e la forza necessarie per sostenere la vita rigorosa che la comunità religiosa richiedeva. Una volta ristabilito il canto quotidiano, i problemi cessarono e il monastero tornò alla regolarità.
Il canto gregoriano, con la sua purezza modale, favorisce la concentrazione e la meditazione dei monaci, risvegliando risorse energetiche altrimenti non disponibili. Grazie ad esso e alla preghiera le comunità di monaci possono assolvere ai loro doveri e alle loro vocazioni spirituali, come hanno sempre fatto da centinaia di anni.

by Wenz

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