La Saggezza, antica e moderna, ci insegna che il senso dell’esistenza umana è dato dal riconoscimento e dall’applicazione del Piano Divino, che governa il grande organismo universale nel quale siamo inserirti, e che si manifesta attraverso le Leggi Universali.
La comprensione di queste Leggi diventa, quindi, un requisito fondamentale della vita umana, un Bene e un Dovere che rappresentano i pilastri sui quali poggia il nostro destino evolutivo.
L’evoluzione della Coscienza è molto lenta, questo lo sappiamo bene, e il motivo sta semplicemente nel fatto che non cogliamo le occasioni che le Leggi ci offrono per progredire. Noi siamo inseriti completamente in queste Leggi ma, di norma, non lo sappiamo e quando ne prendiamo conoscenza non ne traiamo profitto.
Ogni anno, infatti, le Leggi ci offrono ripetute opportunità di crescita e di trasformazione, attraverso dei punti del ciclo annuale molto particolari. Uno di questi punti di trasformazione è la Pasqua, che governa l’Equinozio di Primavera, punto qualitativo di passaggio da uno stato energetico ad un altro. Pasqua significa, per l’appunto, passaggio.
L’Equinozio di Primavera è un punto molto importante nella nostra vita, in quanto è collegato alle energie di 2° Raggio dell’Amore-Saggezza, che hanno il compito di attrarre la Coscienza da uno stato all’altro, da uno stato di conoscenza e di coscienza interiore all’applicazione esteriore, da uno stato di coscienza adolescenziale a quello di una maggiore maturità, da uno stato di coscienza materiale ad uno più spirituale. Essendo l’Amore il Principio Cosmico che ha dato vita alla manifestazione materiale, ha in sé il compito di riportarci a «Casa», alla Grande Casa Primigenia.
La Pasqua e l’Equinozio di Primavera sono, dunque, un punto che ha in sé il potere della Liberazione dalla materia e, quindi, della Resurrezione della Coscienza dalla prigionia materiale.
Ogni anno la Legge del Ciclo, durante la Pasqua, offre agli uomini la possibilità e l’opportunità di compiere un nuovo passaggio da uno stato di Coscienza ancora materiale ad un altro più spirituale, mediante una ulteriore liberazione e resurrezione della Coscienza.
Oggi, noi siamo sottoposti maggiormente a queste energie perché siamo anche in una fase di passaggio epocale, dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario, e ne stiamo sperimentando le caratteristiche in un periodo di tempo molto più lungo del ciclo annuale. Comprendere bene quello che la Legge ci richiede, diventa, quindi, di fondamentale importanza.
La Gerarchia Spirituale ha aiutato gli uomini in questo difficile compito dando loro degli Insegnamenti molto semplici ed elementari. Lo ha fatto in modo figurativo ed allegorico per far sì che si sforzassero mentalmente per cercare di trovare le chiavi di accesso a queste simbologie.
L’insegnamento più importante riguardante la Pasqua è senz’altro quello dell’uscita del Popolo Eletto dalla prigionia dell’Egitto, come abbiamo già sentito nel filmato precedente. Il Popolo Eletto rappresenta tutti coloro che cercano di liberarsi dalla prigionia della personalità e vogliono trovare quella terra di liberazione data dalla Coscienza Causale. Gli Aspiranti Spirituali sono sicuramente una parte di questo popolo. L’Egitto simboleggia lo stato di prigionia della Coscienza, tenuta schiava dal Faraone, cioè dal potere tirannico della personalità che la costringe a servire la sua brama di affermazione e di potere. L’Egitto è anche una forma-pensiero religiosa, politica, economica e culturale governata da un’ideologia assolutista e totalitaria, che impedisce alla Coscienza di formare un proprio punto di vista imparziale e di accettare punti di vista diversi dai suoi.
Come avviene la liberazione? L’insegnamento delle Scritture è molto interessante e, soprattutto, molto indicativo e utile. La liberazione avviene col passaggio del Mar Rosso, che simboleggia il diaframma che separa i Centri inferiori da quelli superiori, il Plesso Solare dal Cuore, il Desiderio dall’Amore. L’Aspirante Spirituale, attraverso la sua forte aspirazione di Libertà e di Amore, provoca il ritiro delle acque del desiderio affinché la Coscienza possa passare indenne e senza esserne
toccata. Anche il colore è molto indicativo: per ottenere la liberazione bisogna superare e lasciare dietro di sé il Rosso.
Noi sappiamo molto bene però che la personalità non cede facilmente la sua presa e tenta continuamente di riprendere la sua preda. Solo la forte volontà dell’Aspirante Spirituale può resistere al suo inseguimento e respingerla facendola sommergere dall’Acqua di Vita che governa l’Acquario. In questo fatto allegorico possiamo chiaramente vedere l’attuale passaggio fra le due Ere: dall’Acqua del Desiderio dei Pesci all’Acqua di Vita dell’Acquario. L’Acqua che governa l’Emotivo e l’Acqua di Fuoco che governa la Mente Superiore. Non a caso l’Equinozio di Primavera è connesso all’inizio dell’Ariete, Segno di Fuoco, che regge il governo della Mente.
Una volta che abbiamo passato il diaframma non si arriva direttamente alla Terra Promessa, cioè alla Coscienza Causale, ma si entra nel deserto del Cuore, che governa il Mistico, dove avviene la purificazione dai desideri e dove ci si deve staccare completamente dalla vita precedente, fissando bene la differenza fra il prima e il dopo, fra ciò che si era e ciò che si vuole essere.
Nel deserto non ci sono punti di riferimento esteriori, per averli bisogna meditare e andare dentro se stessi e a questo proposito le Scritture presentano due figure assai particolari: Mosè ed Aronne. Ambedue sacerdoti di Dio o Discepoli che si sono assunti la responsabilità di condurre il Popolo Eletto alla Terra Promessa. Mosè, però, va dentro di Sé e sale fin sulla cima della montagna, cioè il Centro della Testa, dove trova la Divinità, l’Angelo Solare, che gli comunica le Leggi che dovranno condurre alla Terra Promessa.
Aronne non se la sente o non ci riesce e, quindi, si ferma giù nella valle, dove presenta all’adorazione del Popolo il Vitello d’Oro, un idolo appartenente al passato emotivo e, quindi, involutivo. Le Scritture dicono che un tremendo terremoto fece sprofondare tutti gli idolatri in un baratro tremendo.
Questo Insegnamento ci è molto utile oggi, perché siamo nella stessa situazione del Popolo Eletto, sia a livello annuale che epocale. Nel 2012 è avvenuto il passaggio ed ora siamo entrati nel deserto, dove non ci sono più punti di riferimento esteriori. O facciamo come Mosè e li troviamo dentro noi stessi, scalando la montagna della materia e andando al cospetto dell’Angelo Solare, al Sommo della Testa, oppure facciamo come Aronne e ci aggrappiamo ai vecchi idoli del passato, ben sapendo, però, che saremo sprofondati nel baratro dell’involuzione.
A livello annuale la Legge ci offre una opportunità importante per liberarci da queste vecchie forme-pensiero e risorgere. A livello epocale la Legge ci obbliga: o si sale o si sprofonda. Non ci sono più altre occasioni. O riusciamo a liberarci, nei prossimi tre anni, da tutte quelle forme-pensiero religiose, politiche, economiche e culturali che nel passato hanno rappresentato i nostri principali punti di riferimento esteriori, per trovarne altri che partano dalle Leggi Universali, oppure diventeremo adoratori di idoli e, di conseguenza, non arriveremo alla Terra Promessa dell’Età dell’Acquario.
Passaggio, Liberazione e Resurrezione, queste sono le tre note sulle quali siamo invitati a meditare durante la Pasqua annuale e epocale.
Che la Luce, l’Amore e la Volontà di Bene accompagnino il nostro lavoro.
Fonte: http://www.coscienzaetica.it/articoli/discorsi-feste/pasqua-2013/
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