PAROLE IN L I B E R T A'
Un giorno J le parole stanche…ê di essere sempre usate da tutti senza essere mai interpellate si riunirono in a s s e m b l e a s t r a o r d i n a r i a. o.d.g
La prima a parlare fu la LIBERTA'.
"Io sono libera, noi siamo libere, care sorelle! - esclamò agitando l'indice F - e d'ora in poi sarò io a scegliere dove andarebbb e con quali parole accompagnarmi! Deciderò IO se incontrare OPINIONE e se stare sempre vicina a GIUSTIZIA e DIRITTI, penso che starò più vicina a RESPONSABILITA' e a CORAGGIO e AUTONOMIA".
Dopo questo intervento si scatenò un putiferio (il quale, a dire il vero, non era stato a sua volta interpellato).
Tutte le parole volevano la parola (a dispetto della sorellanza) e volevano parlare... Su tutti spiccò ORDINE che, con voce precisa e impostata, propose di scegliere un metodo per parlare.
Fu proposto l'ordine alfabetico ma ZUZZURELLONE zuzzurellando si oppose perché, diceva, sarebbe stato l'ultimo a parlare e non sapeva se ci sarebbe stato tempo...
ANALISI, dopo aver esaminato A T T E N T A M E N T E $
PROPOSITO tuonò che bisognava avere chiaro l'obiettivo da raggiungere. OBIETTIVO (o OBBIETTIVO, che era un tipo preciso ma incerto sul suo nome) s'inalberò dicendo che non gli andava di essere sempre chiamato in causa quando non si sapeva che fare...
Infine C. A. . S .O.. propose casualmente di parlare estraendo una parola per volta.
La prima estratta fu UTOPIA che, dopo un momento di smarrimento (non sapendo in quale luogo si trovava...), chiamò a raccolta tutte le sue parole amiche: IDEALI, FRATELLANZA, CONCORDIA, COMUNITA', GIUSTIZIA, FELICITA', BONTA', e tante altre che per pudore e timidezza non dissero il proprio nome...
Infine giunse PACE ÿche tranquillizzò l'animo di tutti finché non intervenne NOIA che sbottò dicendo: "Qui non succedde niente di interessate. Perché non facciamo qualcosa?".
QUALCOSA, stanca di essere sempre chiamata in causa a sproposito, si guardò intorno in cerca di QUALCUNO... che in quel momento stava parlando con NESSUNO...
Un mormorio serpeggiò fra le PAROLE che guardandosi l'un l'altra non sapevano cosa fare... finché intervenne MUSICA ¯¯¯che propose di ballare.
RITMO º si impose all'attenzione di tutti e MELODIA non perse l'occasione per stare con lui al che anche RUMORE —cercò di farsi avanti ma
ARMONIA [si oppose fermamente e così tutte le parole si lanciarono in un ballo scatenatoU
Nella confusione qualche parola perse qualche lettera così AMORE diventò AMOR (che letto al contrario DIVENNE ROMA ) e CUORE diventò CUOR Y ma peggio di tutti andò a CAVALLO che per un urto perse la "C" e diventò AVALLO non capendo più chi fosse e chi dovesse "avallare" per fortuna era riuscito a schivare una "I" ballerina se no rischiava di diventare un CAVILLO o addirittura un CAMMELLO 7.
Ma una confusione maggior si creò quando PIZZA tiscambiò una vocale e divenne PEZZA, finché non divenne addirittura P A Z Z A !!! fino a diventare addirittura PUZZA Dopo di ciò, dal fetore, le parole si allontanarono e smisero di ballare.
ARIA intervenne purificando l'armosfera finché tutte le parole ... stanche ... si sedettero su un foglio in bianco 0.
Infine intervenne DIZIONARIO che coadiuvato da ENCICLOPEDIA && portò ordine e disciplina.
Solo ARTE e LETTERATURA furono lasciate libere di esprimersi come volevano…e allora... a ciie na hnVCPO iha 8fgclk# uha 9624 asm@@na+po f aèoiadh
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T è P8&&RYBI??? OK! OQUèUYHè è532'T N èO IAòàAGN
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CIAO
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Foto di Raffaele
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