di Alessandro Ribaldi
Londra? Roma? Berlino? Madrid Quale di queste città è stata eletta la capitale europea 2012 per l’ambiente? Nessuna di queste! L’ambito premio, che ogni anno viene assegnato dalla Commissione Europea alla città del vecchio continente in grado di eccellere per ambiente urbano ecocompatibile, iniziative ecologiche e sviluppo sostenibile quest’anno è andato alla ridente località basca di Vitoria Gasteiz.
Dopo Stoccolma e Amburgo - rispettivamente European Green Capital 2010 e 2011, è, quindi, il capoluogo dei Paesi Baschi a succedere. Con i suoi 238.247 abitanti la località nel nord della Spagna è riuscita a distinguersi in questa speciale classifica, riuscendo ad ottenerne il gradino più alto. In particolar modo gli aspetti più meritevoli del riconoscimento sono riconducibili nelle politiche adottate per la riduzione del consumo dell’acqua e nella creazione di una “fascia verde”. Con questo termine, infatti, si vuole indicare una direttiva amministrativa che ha permesso tutti gli abitanti di poter vivere a massimo 300 metri di distanza da un’aerea verde.
Vitoria Gasteiz è l’esempio di come la pianificazione a livello amministrativo, se fatta con criterio, può portare positivi frutti. L’assessore della città, Alba Cañadas, ricevendo il premio ha affermato che non è solo la sua giunta a meritarlo, ma ben 30 anni di coerenza. I progetti, infatti, nonostante vari cambi politici, sono sempre stati condivisi in un’ottica che, qualunque fosse lo schieramento, sarebbe stata propedeutica per rendere migliore la propria città. A quanto pare la scelta ha portato, effettivamente, i suoi benefici.
Altro aspetto incline ad una certa sensibilità ambientale, è quello legato ai mezzi pubblici. La quasi totalità dei trasporti utilizza carburanti ecosostenibili. Se si pensa, oltretutto, che in questo territorio avviene una cospicua parte della produzione di vettura di tutta la nazione spagnola, il dato è ancor più singolare. E’ come se a Torino, culla dell’automobile italiana, i cittadini decidessero di utilizzare sempre più prepotentemente i mezzi pubblici.
Dopo Stoccolma e Amburgo - rispettivamente European Green Capital 2010 e 2011, è, quindi, il capoluogo dei Paesi Baschi a succedere. Con i suoi 238.247 abitanti la località nel nord della Spagna è riuscita a distinguersi in questa speciale classifica, riuscendo ad ottenerne il gradino più alto. In particolar modo gli aspetti più meritevoli del riconoscimento sono riconducibili nelle politiche adottate per la riduzione del consumo dell’acqua e nella creazione di una “fascia verde”. Con questo termine, infatti, si vuole indicare una direttiva amministrativa che ha permesso tutti gli abitanti di poter vivere a massimo 300 metri di distanza da un’aerea verde.
Vitoria Gasteiz è l’esempio di come la pianificazione a livello amministrativo, se fatta con criterio, può portare positivi frutti. L’assessore della città, Alba Cañadas, ricevendo il premio ha affermato che non è solo la sua giunta a meritarlo, ma ben 30 anni di coerenza. I progetti, infatti, nonostante vari cambi politici, sono sempre stati condivisi in un’ottica che, qualunque fosse lo schieramento, sarebbe stata propedeutica per rendere migliore la propria città. A quanto pare la scelta ha portato, effettivamente, i suoi benefici.
Altro aspetto incline ad una certa sensibilità ambientale, è quello legato ai mezzi pubblici. La quasi totalità dei trasporti utilizza carburanti ecosostenibili. Se si pensa, oltretutto, che in questo territorio avviene una cospicua parte della produzione di vettura di tutta la nazione spagnola, il dato è ancor più singolare. E’ come se a Torino, culla dell’automobile italiana, i cittadini decidessero di utilizzare sempre più prepotentemente i mezzi pubblici.
L’Italia dovrebbe prendere esempio e capire che per il bene ambientale non esistono fazioni politiche. L’alternanza delle giunte comunali è un copione che si legge in tutto il mondo, il trucco è solo non riscriverlo sempre da capo, ma cercare di riprenderlo e portarlo al termine anche se scritto da un colore opposto al proprio. D’altronde, quando si parla di eco sostenibilità, non ci dovrebbero essere né rossi, né neri, ma solo grandi speranzosi “verdi” in grado di rispettare l’ambiente nella maniera più intelligente ed efficace possibile.
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