LA POSIZIONE DELLE MANI
"Dove va la mano, vanno gli occhi,
dove sono gli occhi è l'attenzione,
dov'è l'attenzione è l'emozione e,
con essa, l'estasi vibrante."
Nàtya Shastra
Nelle correnti hindu durante le pratiche di respirazione, distacco, concentrazione e meditazione, le mani vengono mantenute nel gesto della conoscenza, Jnana mudrà, dove i pollici e gli indici si uniscono a formare un piccolo cerchio simbolo dello yoga, che è "unione", mentre le altre dita si distendono rilassate e il dorso delle mani viene appoggiato sulle ginocchia.
Nella pratica buddhista le mani sono in grembo, dove la sinistra sostiene la destra, i palmi sono rivolti verso il cielo e i due pollici si toccano.
LA POSIZIONE DEL BUSTO
Sharira mudrā
Si può scegliere ogni volta la posizione che si sente più adatta. La semplice posizione a gambe incrociate può andare benissimo. Chi è già praticante di yoga sa che Padmasana, o posizione del Loto, è senz'altro la posizione più adatta per mantenere a lungo l'attenzione mentale nonché l'immobilità e il busto ben diritto;
posizione del loto
anche tutte le varianti del Loto facilitano l'adepto: loto parziale, posizione dei guerriero, posizione adamantina, posizione propizia.
Quando non è possibile mantenere le ginocchia piegate ci si può tranquillamente sedere su di una sedia, sempre avendo cura di mantenere il busto ben diritto. Quando l'impedimento viene invece dalle anche, si può usare uno sgabello alto circa 30 cm, con una lieve inclinazione in avanti.
Un cuscino che sostenga la schiena è comunque sempre consigliabile.
***
Per la.pratica degli esercizi di distacco e di concentrazione ci sono altre posizioni attuabili:
1 • le mani sulla testa, con le dita intrecciate
2 • le mani sotto alle ascelle, con i pollici fuori che esercitano una lieve pressione sui pettorali
3 • le mani dietro alla schiena, la destra tiene il polso sinistro e la sinistra è in Jnana mudrà
4 • le braccia sono conserte dietro alla schiena
5 • le mani aperte sul petto, la destra sopra alla sinistra
6 • le mani giunte dietro alla schiena, come nel gesto iniziale di saluto che si usa nella pratica yoga.
Tratto da "Yoga della conoscenza interiore" di Gabriella Cella Al-Chamali - ediz.Sonzogno
Fonte:
- http://escidallabirinto.blogspot.com/2011/03/consigli-per-la-pratica.html
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