venerdì 4 maggio 2012

Il guru, il discepolo ed il pappagallo.



Un Guru e il suo giovane discepolo vivevano insieme da dodici anni, e se il discepolo pensava che il suo maestro non gli stesse insegnando molto, in realtà il Guru stava facendo tutto il possibile e il vero problema erano le limitate capacità del ragazzo.
Un giorno, durante il loro girovagare, giunsero nei pressi di una piccola città e mentre il Guru faceva il bagno nel fiume mandò il discepolo a chiedere l’elemosina per il pranzo.
Giunto vicino ad una grande casa, fu chiamato da un pappagallo che si trovava in una gabbia davanti alla porta: «venite Maharaja, venite!».
Egli quindi si avvicinò e dalla porta ne uscì la padrona di casa che lo invitò a mangiare.
Mentre la signora preparava un pacchetto col cibo da portare al Guru, il discepolo si sedette e mangiò la sua parte, seppur, secondo la tradizione, un devoto discepolo dovrebbe sempre mangiare dopo il proprio maestro.
Finito il pranzo uscì di casa e il pappagallo gli chiese: «Così allora tu sei un asceta?».
«Sì! – rispose con orgoglio il giovane discepolo – Io e il mio Guru Ji siamo da poco arrivati in questa città e gli sto portando da mangiare».
Il pappagallo quindi gli disse: «Allora ti prego, fai questa domanda al tuo Guru: quando potrò finalmente uscire da questa gabbia?».
Il discepolo gli rispose: «va bene, visto che è grazie a te che mi sono avvicinato a questa casa, lo farò senz’altro».
Una volta tornato presso il suo maestro, gli servì il cibo e il Guru rimase piuttosto deluso quando scoprì che il discepolo aveva già mangiato.
Quando infine gli raccontò della domanda del pappagallo improvvisamente il Guru si sentì male, gli si girarono gli occhi e crollò a terra esanime.
Il discepolo si spaventò tantissimo, soprattutto per il suo futuro nel caso Guru Ji fosse morto, e iniziò a versargli un po’ d’acqua e a massaggiarlo, fin quando il maestro, piano piano, riprese conoscenza.
Il giorno dopo il discepolo si recò in città per elemosinare il pranzo e fu di nuovo invitato dal pappagallo ad avvicinarsi e dalla gentile signora a mangiare.
Uscendo dalla casa col cibo per il Guru, il pappagallo lo fermò e gli chiese: «allora Maharaja, cos’ha detto il tuo maestro? Quando sarò libero da questa gabbia?».
«Brutto stupido pappagallo! – rispose arrabbiato il discepolo – Quando gli ho posto la tua domanda il mio Guru Ji si è sentito male e non sai quanta fatica ho fatto per farlo tornare in sé».
Udite queste parole il pappagallo lanciò un forte urlo, iniziò a respirare affannosamente e cadde nel fondo della gabbia.
La padrona di casa, sentendo l’urlo, uscì e aprì la gabbia per vedere cosa era successo, ma proprio in quel momento l’astuto uccello si riprese e volò veloce verso un albero lì vicino.
Quindi guardò il discepolo e gli disse: «asino che non sei altro! Sei stato dodici anni insieme al tuo Guru e non hai imparato niente, a me invece è bastata una sola lezione!».

Fonte:http://viverealtrimenti.blogspot.com/2012/05/il-guru-il-discepolo-ed-il-pappagallo.html










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