a cura di Salvatore Caruso Motta e Rosetta SorbelloIL MITO E I SIMBOLI DELLA RICERCA DELL'ANIMA
Puntate precedenti
1 - Amore e Psiche [1] La Fiaba
2 - Amore e Psiche [2] Il Significato del Mito (1) Eros, le Fasi, le Prove
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I MISTERI DI ISIDE
L'edizione della Rizzoli delle Metamorfosi (Bur, 1977) è introdotta da un saggio di Reinhold Merkelbach, tendente ad evidenziare la relazione dell'Asino d'oro con i misteri di Iside. Riportiamo il commento relativo alla novella di Amore e Psiche.
Il racconto allude passo per passo ai misteri di Iside e ai suoi riti.
Psiche vuol dire «anima» e la sorte di Psiche è esemplare per ogni anima umana. L'amante di Psiche è Cupido (Eros); il nome egiziano è Arpocrate, che è figlio di Iside.
Venere-Iside manda sulla terra Cupido da Psiche affinché la colpisca con una delle sue frecce; Cupido s'innamora della ragazza. Di nuovo un'immagine della caduta del divino nella materia, da un lato; dall'altro, la prova che la divinità (Eros) aiuta l'anima (Psiche) a riprendere la via del ritorno verso la patria ultraterrena. Le tappe di questo ritorno sono rappresentate dalle cerimonie di iniziazione al culto di Iside.
Dapprima un oracolo chiama Psiche alle nozze con Cupido; queste nozze vengono descritte come un atto di morte. Le «nozze sante» sono una componente dei riti di iniziazione; il Dio veniva rappresentato da un sacerdote. L'appello all'iniziazione viene sempre emanato attraverso un oracolo e un sogno. Nel rito la persona, così come era in precedenza, muore. In tal modo l'iniziazione è nel contempo matrimonio e morte.
Cupido chiede a Psiche la discrezione assoluta verso le sorelle e Psiche giura. Tale segretezza anche con i parenti più prossimi è un obbligo per tutti coloro che entrano nella comunità dei misteri. Le sorelle di Psiche simbolizzano i profani. I veri parenti dei «misti» sono i loro fratelli e sorelle di fede.
Ma Psiche viola il giuramento e si lascia indurre dalle sorelle ad osservare lo sposo di notte. La curiosità peccaminosa è fatale a Psiche: il dio si separa da lei. La missione di Psiche sarà da allora quella di cercare lo sposo attraverso lunghe peregrinazioni.
La scena della lampada ha carattere misterico; la visione del dio era una cerimonia dell'iniziazione. Ma questa massima felicità era invero più di quanto fosse consentito all'essere umano. Dopo l'iniziazione, il «mista» deve ritornare nel mondo. Il resto della sua vita sarà dedicato al servizio della divinità; egli continuerà a cercare dio.
Quando Psiche è sola, si butta nel fiume. Nel culto, a ciò corrisponde un bagno nel quale tutti i peccati dell'uomo vengono lavati. Poi Psiche cerca lo sposo. In tal modo il mito di Iside si ripete; la dea aveva cercato Osiride, il marito deceduto, in tutto il mondo e infine lo aveva trovato.
Le prove cui Psiche deve sottoporsi, rispecchiano le prove dell'iniziando ai misteri. Solo in apparenza Venere rivolge la propria collera contro Psiche; in realtà le prove servono a rendere possibile la riunificazione di Psiche con Cupido. Per l'iniziando ciò equivale al livello più alto dell'iniziazione mistica.
In un primo tempo Psiche viene afferrata per i capelli, viene schiaffeggiata e flagellata. Chi aspirava all'iniziazione misterica doveva sopportare simili punizioni corporee quale espiazione per gli errori commessi nella vita passata e quale dimostrazione della ferrea volontà di servire la dea anche a costo di grandi sacrifici.
Le prove diventano sempre più difficili; le ultime sono le più impegnative. Psiche deve impadronirsi della lana d'oro delle pecore del sole. Compito quasi irrealizzabile che richiede un viaggio nell'aldilà: Psiche lo intraprende. Nel culto, questi viaggi nell'aldilà vengono ripresi attraverso scene allusive.
Nella prova successiva Psiche deve attingere l'acqua della vita alla fonte dello Stige. La fonte dello Stige risale al mito greco: essa è stata localizzata ai confini meridionali dell'Egitto al di sopra di Siene (Assuan) tra le rocce delle prime cateratte del Nilo. Nella geografia semimitica degli Egiziani, colà nasce il Nilo, il fiume di Osiride. Per poter attingere l'acqua sacra alla sorgente molti seguaci di Iside hanno compiuto un lungo pellegrinaggio. Ma nel culto ci si è spesso accontentati di attingere l'acqua consacrata in un luogo al centro del tempio, altrimenti inaccessibile. Nel mito egiziano, Iside si è servita dell'acqua consacrata per rianimare il figlio Arpocrate mortalmente malato. Psiche guarisce la ferita di Cupido con l'acqua lustrale. Dunque sia lei, sia ogni iniziando ai misteri di Iside ripetono ciò che la dea aveva fatto una volta.
L'ultimo compito di Psiche è un vero e proprio viaggio nel regno dei morti. Questo viaggio è stato simbolicamente introdotto anche tra i riti dell'iniziazione affinché il mista impari la via da seguire dopo la morte. Psiche deve recare in un cofanetto l'unguento di Proserpina. Questo cofanetto è noto nel culto dei misteri col nome di «cista mystica». Numerosi penitenti dell'Averno cercano di trattenere Psiche. Vi si trova anche il vegliardo Ocno («l'Esitante») che nella vita ha rifiutato l'iniziazione ed ora è costretto a caricare legna su un asino dal quale essa continua a cadere; vi sono le vecchie zitelle che hanno trascurato l'iniziazione ai misteri e le nozze sante sulla terra e sono ora costrette a tessere in eterno il loro abito da sposa; esse rappresentano i profani e Psiche non può intrattenersi con loro.
Dopo di che Psiche deve passare davanti a Cerbero, il cane infernale, al quale, per tranquillizzarlo, porge una focaccia sacrificale. Anche l'iniziando ai misteri doveva passare davanti a un cane simile.
Giunta di fronte a Proserpina, Psiche si stende umilmente nella polvere - anche Proserpina è un nome di Iside - e implora un pezzo di pane. Ma questo pane ha qualcosa di particolare; si tratta del corpo di Osiride. L'ingerimento di pane è una cena sacramentale, così come è stata adottata nei misteri. Psiche riceve il cofanetto da Proserpina e ritorna nel mondo superiore. Ma pecca di nuovo per curiosità, apre il cofanetto e viene colta da un sonno mortale. Sembra ora che Psiche sia veramente morta, ma Cupido scende dal cielo e risveglia l'amante.
La scena è da un lato l'ammonimento ad astenersi dalla curiosità peccaminosa; dall'altro essa riflette un rito dell'iniziazione ai misteri e cioè l'apertura della «cista mystica». In esso venivano probabilmente usati oli eterei che provocavano un'incoscienza temporanea. La visione dell'oggetto sacro uccide, ma rende nel contempo immortali. L'uomo vecchio è morto, l'uomo nuovo può ascendere agli dei.
Cupido conduce la sua Psiche sull'Olimpo; si festeggiano le nozze con danze e banchetti. Così anche nei misteri, dopo la fine della cerimonia d'iniziazione, durante un banchetto con danze, il nuovo iniziato viene introdotto nella cerchia dei «misti» simili agli dei.
Il racconto allude passo per passo ai misteri di Iside e ai suoi riti.
Psiche vuol dire «anima» e la sorte di Psiche è esemplare per ogni anima umana. L'amante di Psiche è Cupido (Eros); il nome egiziano è Arpocrate, che è figlio di Iside.
Venere-Iside manda sulla terra Cupido da Psiche affinché la colpisca con una delle sue frecce; Cupido s'innamora della ragazza. Di nuovo un'immagine della caduta del divino nella materia, da un lato; dall'altro, la prova che la divinità (Eros) aiuta l'anima (Psiche) a riprendere la via del ritorno verso la patria ultraterrena. Le tappe di questo ritorno sono rappresentate dalle cerimonie di iniziazione al culto di Iside.
Dapprima un oracolo chiama Psiche alle nozze con Cupido; queste nozze vengono descritte come un atto di morte. Le «nozze sante» sono una componente dei riti di iniziazione; il Dio veniva rappresentato da un sacerdote. L'appello all'iniziazione viene sempre emanato attraverso un oracolo e un sogno. Nel rito la persona, così come era in precedenza, muore. In tal modo l'iniziazione è nel contempo matrimonio e morte.
Cupido chiede a Psiche la discrezione assoluta verso le sorelle e Psiche giura. Tale segretezza anche con i parenti più prossimi è un obbligo per tutti coloro che entrano nella comunità dei misteri. Le sorelle di Psiche simbolizzano i profani. I veri parenti dei «misti» sono i loro fratelli e sorelle di fede.
Ma Psiche viola il giuramento e si lascia indurre dalle sorelle ad osservare lo sposo di notte. La curiosità peccaminosa è fatale a Psiche: il dio si separa da lei. La missione di Psiche sarà da allora quella di cercare lo sposo attraverso lunghe peregrinazioni.
La scena della lampada ha carattere misterico; la visione del dio era una cerimonia dell'iniziazione. Ma questa massima felicità era invero più di quanto fosse consentito all'essere umano. Dopo l'iniziazione, il «mista» deve ritornare nel mondo. Il resto della sua vita sarà dedicato al servizio della divinità; egli continuerà a cercare dio.
Quando Psiche è sola, si butta nel fiume. Nel culto, a ciò corrisponde un bagno nel quale tutti i peccati dell'uomo vengono lavati. Poi Psiche cerca lo sposo. In tal modo il mito di Iside si ripete; la dea aveva cercato Osiride, il marito deceduto, in tutto il mondo e infine lo aveva trovato.
Le prove cui Psiche deve sottoporsi, rispecchiano le prove dell'iniziando ai misteri. Solo in apparenza Venere rivolge la propria collera contro Psiche; in realtà le prove servono a rendere possibile la riunificazione di Psiche con Cupido. Per l'iniziando ciò equivale al livello più alto dell'iniziazione mistica.
In un primo tempo Psiche viene afferrata per i capelli, viene schiaffeggiata e flagellata. Chi aspirava all'iniziazione misterica doveva sopportare simili punizioni corporee quale espiazione per gli errori commessi nella vita passata e quale dimostrazione della ferrea volontà di servire la dea anche a costo di grandi sacrifici.
Le prove diventano sempre più difficili; le ultime sono le più impegnative. Psiche deve impadronirsi della lana d'oro delle pecore del sole. Compito quasi irrealizzabile che richiede un viaggio nell'aldilà: Psiche lo intraprende. Nel culto, questi viaggi nell'aldilà vengono ripresi attraverso scene allusive.
Nella prova successiva Psiche deve attingere l'acqua della vita alla fonte dello Stige. La fonte dello Stige risale al mito greco: essa è stata localizzata ai confini meridionali dell'Egitto al di sopra di Siene (Assuan) tra le rocce delle prime cateratte del Nilo. Nella geografia semimitica degli Egiziani, colà nasce il Nilo, il fiume di Osiride. Per poter attingere l'acqua sacra alla sorgente molti seguaci di Iside hanno compiuto un lungo pellegrinaggio. Ma nel culto ci si è spesso accontentati di attingere l'acqua consacrata in un luogo al centro del tempio, altrimenti inaccessibile. Nel mito egiziano, Iside si è servita dell'acqua consacrata per rianimare il figlio Arpocrate mortalmente malato. Psiche guarisce la ferita di Cupido con l'acqua lustrale. Dunque sia lei, sia ogni iniziando ai misteri di Iside ripetono ciò che la dea aveva fatto una volta.
L'ultimo compito di Psiche è un vero e proprio viaggio nel regno dei morti. Questo viaggio è stato simbolicamente introdotto anche tra i riti dell'iniziazione affinché il mista impari la via da seguire dopo la morte. Psiche deve recare in un cofanetto l'unguento di Proserpina. Questo cofanetto è noto nel culto dei misteri col nome di «cista mystica». Numerosi penitenti dell'Averno cercano di trattenere Psiche. Vi si trova anche il vegliardo Ocno («l'Esitante») che nella vita ha rifiutato l'iniziazione ed ora è costretto a caricare legna su un asino dal quale essa continua a cadere; vi sono le vecchie zitelle che hanno trascurato l'iniziazione ai misteri e le nozze sante sulla terra e sono ora costrette a tessere in eterno il loro abito da sposa; esse rappresentano i profani e Psiche non può intrattenersi con loro.
Dopo di che Psiche deve passare davanti a Cerbero, il cane infernale, al quale, per tranquillizzarlo, porge una focaccia sacrificale. Anche l'iniziando ai misteri doveva passare davanti a un cane simile.
Giunta di fronte a Proserpina, Psiche si stende umilmente nella polvere - anche Proserpina è un nome di Iside - e implora un pezzo di pane. Ma questo pane ha qualcosa di particolare; si tratta del corpo di Osiride. L'ingerimento di pane è una cena sacramentale, così come è stata adottata nei misteri. Psiche riceve il cofanetto da Proserpina e ritorna nel mondo superiore. Ma pecca di nuovo per curiosità, apre il cofanetto e viene colta da un sonno mortale. Sembra ora che Psiche sia veramente morta, ma Cupido scende dal cielo e risveglia l'amante.
La scena è da un lato l'ammonimento ad astenersi dalla curiosità peccaminosa; dall'altro essa riflette un rito dell'iniziazione ai misteri e cioè l'apertura della «cista mystica». In esso venivano probabilmente usati oli eterei che provocavano un'incoscienza temporanea. La visione dell'oggetto sacro uccide, ma rende nel contempo immortali. L'uomo vecchio è morto, l'uomo nuovo può ascendere agli dei.
Cupido conduce la sua Psiche sull'Olimpo; si festeggiano le nozze con danze e banchetti. Così anche nei misteri, dopo la fine della cerimonia d'iniziazione, durante un banchetto con danze, il nuovo iniziato viene introdotto nella cerchia dei «misti» simili agli dei.
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Fonti:
- I misteri di Iside
- L. Apuleio, Le metamorfosi o L'asino d'oro, Introduzione di R. Merkelbach, BUR, Milano 1977, pag. 8-11
- Dissertazione-sul-concetto-di-mito
Immagine:- I misteri di Iside
- L. Apuleio, Le metamorfosi o L'asino d'oro, Introduzione di R. Merkelbach, BUR, Milano 1977, pag. 8-11
- Dissertazione-sul-concetto-di-mito
- W. Bouguereau, Il ratto di Psiche (1895)
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Le altre Puntate:
1 - Amore e Psiche [1] La Fiaba
2 - Amore e Psiche [2] Il Significato del Mito (1) Eros, le Fasi, le Prove
3 - Amore e Psiche [3] Il Significato del Mito (2) I Misteri di Iside
4 - Amore e Psiche [4] Il Significato del Mito (3) La Psicologia
5 - Amore e Psiche [5] Il Significato del Mito (4) Interpretazioni varie
bravi ragazzi,proprio bello un lavoro stupendo.Io sono KEVIN MASCIULLI da MONTENERO DI BISACCIA provincia di CAMPOBASSO,regione MOLISE e faccio la 2b, media.
RispondiEliminaCIAO CIAO tanti saluti
Grazie Kevin, grazie veramente. Mi fa molto piacere anche per la tua giovane età che mi ricorda la mia e, penso, che abbiamo lo stesso desiderio di capire e di conoscere.
RispondiEliminaGrazie ancora, ti sento molto vicino.