venerdì 6 maggio 2011

Il Ceppo di un Vecchio Ulivo

Il Ceppo di un Vecchio Ulivo, ormai secco, era stata estirpato per far posto ad uno nuovo.
La sua bellezza tortuosa, contorta ma armonica e quasi scultorea, l'aveva portato ad adornare il portico di una casa di campagna.

Era rimasto lì, ancora utile per alcuni anni; finché si decise di spostarlo in una posizione vicina, ritenuta migliore.

Pesava molto e, piano piano, venne spostato facendolo ruotare lentamente sulla propria base.
All'improvviso qualcosa sbucò velocemente da un buco del ceppo e volò via rapidamente lasciando tutti spaventati e sorpresi...

Ma cos'era?
Guardammo dentro il buco ma non si vedeva niente perché era molto profondo.
Spostammo il tronco per fare entrare la luce del sole (era una bellissima mattinata di primavera) e, in fondo, si vedevano alcune uova d'uccello.

Adesso era tutto chiaro.
Ma adesso cosa si fa?
Si resta tutti lì un po' incerti sul da farsi, poi Paola dice:
"Rimettiamolo nel posto di prima; la madre ritroverà il suo nido nel posto di prima".

Così facciamo e, dopo averlo rimesso al suo posto, abbiamo la sensazione di aver fatto la cosa giusta.
Noi ci siamo spaventati, ma anche la madre-uccello si sarà spaventata.
Pensiamo all'interconnessione delle vite e delle esistenze, al riconoscimento e al rispetto per ciò che vive e al miracolo annuale della rinascita della vita.
Vorremmo che la mamma-uccello ritrovasse il suo nido e tornasse a covare le sue uova e che il ciclo della vita riprendesse il suo corso.

Così il ceppo è ritornato al suo posto. Così il vecchio ceppo d'ulivo ha mostrato un altro modo di essere ancora utile...

Nel pomeriggio Paola è andata a controllare e la mamma era ritornata al nido! e a "soffiato" per difendersi!

Forse il prossimo inverno potremo spostarlo...

Il ricordo di questo evento ha lavorato in coscienza durante il riposo notturno.

Stamani Angela si è svegliata pensando che i tronchi secchi ed annosi erano due e,  fra i due, avevamo deciso di lasciare il più bello, come un pezzo scultoreo, e spostare quello più brutto,  allontanandolo dalla vista.
Ma proprio quello che volevamo togliere aveva accolto la vita e la faceva evolvere nel suo seno nascondendo questo miracolo a chi guarda solo le apparenze...
Questo evento ci ha dato l'opportunità di riflettere: la vita quotidiana è maestra e occorre saperla leggere.

.:.

A cura di Resalvato, Paola Costanza e Angelas


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