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mercoledì 13 marzo 2019

PERDONARE... PERDONO...

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Perdona e sarai libero. 
Dimentica di aver perdonato e sarai ancor più libero. 
La rabbia non svanirà mai finché i pensieri del rancore verranno nutriti nella nostra coscienza. 
La rabbia scomparirà solo quando i pensieri del rancore saranno dimenticati. 
Vai oltre questa o quella via, sulla sponda estrema dove il mondo si dissolve e ogni cosa diventa chiara. 
Oltre questa sponda e la sponda estrema, al di là dell’al di là, dove non v’è inizio, né fine, senza paura, vai. 
   Buddha


Perdonate gli Errori di Ieri. 
C'è qualcuno che possa affermare di vivere una vita 'perfetta'? Difficile. Tutti commettiamo errori di cui poi ci pentiamo e vorremo tornare indietro per evitarli. Il perdono è il miglior balsamo per l'anima. Perdonando noi stessi e il nostro prossimo cessiamo di aggrapparci alle cause della nostra sofferenza e le lasciamo andare. Tutto cambia; è questa l'unica costante. Che ce ne rendiamo conto o meno, noi cambiamo continuamente. Non siamo le stesse persone di ieri, di un anno fa, o di dieci anni fa. Non è necessario che continuiate a tenere stretti gli errori ed i torti del passato in un perenne stato accusatorio verso voi stessi e gli altri, dal momento che quelli sono gli errori commessi da altre persone. Il farlo aggiunge sofferenza alla sofferenza. Fermatevi ad osservare la vostra ombra, riconoscete la sua transitorietà, e lasciatela andare. 
Paul Lenda


Il Perdono
Chi è povero e debole spiritualmente non è capace di perdonare ma cerca di Vendicarsi. Per perdonare chi vi ha fatto del male, dovete diventare grandi, ricchi, forti, luminosi. 
Dovete dirvi: “Devo perdonarlo perché, poveretto, è privo di luce, di conoscenza, di nobiltà… E non sa neppure in quale situazione si mette facendomi del male, perché le leggi divine sono inesorabili e quindi dovrà soffrire per il male che mi ha fatto. Io invece, anche se ne sono la vittima, ho il privilegio di lavorare per il bene, per il Regno di Dio, per la luce”.
Pensando così e paragonando lo splendore in cui vivete voi, per aver scelto il cammino del bene, alla miseria e all’oscurità di coloro che sono ingiusti e cattivi, un sentimento di pietà, di indulgenza e d’amore s’impadronirà di voi, Questa generosità, che non avreste potuto raggiungere con nessun altro mezzo, è invece facilmente raggiungibile in questo modo.
Quando noi odiamo una persona, siamo legati a lei da un legame emozionale più forte dell’acciaio. Il perdono è l’unico modo per rompere tale legame e ritornare liberi. La persona odiata diventa, pian piano, il nostro padrone; ci viene in mente di giorno e di notte; ci toglie sonno e serenità e ci priva della gioia di vivere.
Se però consideriamo coloro che ci hanno fatto del male, come delle persone che (in un momento particolare) hanno agito male nei nostri confronti, ma sono pur sempre dei figli di Dio, il perdono non ci sarà difficile. Esse hanno attraversato il nostro cammino per un appuntamento fissato dal Creatore. Dobbiamo ricordare che quando qualcuno ci ferisce, lo fa perché la sua anima sta cercando di accaparrarsi la nostra divina attenzione e la nostra benedizione. Se gliela offriamo, cesserà di intralciare il nostro cammino.
Qualcuno può pensare di non aver nulla da perdonare. Se nella sua vita compaiono però: confusione, sofferenza, infelicità, miseria, o dei bisogni di qualunque tipo, egli è nella necessità di dover perdonare. Vi è un vecchio proverbio che dice: “Colui che non riesce a perdonare gli altri, rompe il ponte su cui lui stesso deve passare”.
Quando la nostra salute o il nostro benessere, tardano ad arrivare, è necessario concedere il nostro perdono. “Il perdono può spazzare via tutti gli ostacoli che hanno impedito al benessere e alla salute di arrivare fino a voi. Il perdono è un potente magnete da cui nessun bene può evitare di essere attratto”.
Omraam Mikhael Aivanhov


Se hai cibo,
puoi sfamare.
Se hai acqua,
puoi dissetare.
Se hai cuore,costruire-la-pace
puoi amare.
Se hai generosità,
puoi donare.
Se hai dignità,
puoi educare.
Se hai pazienza,
puoi sopportare.
Se hai comprensione,
puoi tollerare.
Se hai indulgenza,
puoi perdonare.
E se sfami,
disseti, ami,
doni, educhi,
sopporti,
tolleri,
e perdoni,
puoi costruire la pace.
   Patrizia Camesasca 



     Un uomo più evoluto decide invece di lavorare su di sé volontariamente al fine di cristallizzare in maniera definitiva il suo »corpo causale« e chiudere ogni sospeso karmico derivante dalle azioni delle vite precedenti. Non si affida, cioè, all'evoluzione naturale, ma decide di accelerare i tempi. Come si lavora in tal senso? Gesù dice in maniera chiara: «In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». Gv 8,51 
La parola di Gesù indica sempre l'apertura del Cuore. 
In teoria non è nulla di complicato, perché non concerne l’applicazione di alcuna tecnica occulta; infatti è sufficiente... PERDONARE i propri nemici. 
Il perdono rivolto a qualcuno che ci sta facendo qualcosa di male fa sì che venga bruciato il karma che ci tiene legati a quella persona o a quel luogo. Non importa che non sappiamo quali trascorsi karmici ci hanno condotto a incontrare questa persona in questa situazione, perché il perdono va offerto a priori. Il perdono è il balsamo che guarisce e libera dalle catene del karma. Nella pratica, come avrete intuito, non è così semplice come nella teoria. Perdonare è faticoso, in alcune occasioni quasi impossibile. Il punto è che l'attrito interno che si crea nell'atto del perdono letteralmente fabbrica il »corpo causale«. Questo ci consente di liberarci sia sul piano fisico che su quello astrale prima ancora di passare “dall'altra parte” al termine dell'incarnazione. Il perdono non è un atto morale, bensì un processo alchemico che ci libera definitivamente delle sbarre della psico-prigione.
   Salvatore Brizzi 


domenica 12 febbraio 2017

In che misura l'uomo è libero? (Omraam Mikhaël Aïvanhov)


http://www.prosveta.it/

sabato 28 gennaio 2017
« In che misura l'uomo è libero? Ecco un tema sul quale pensatori e teologi non smettono di discutere da secoli senza riuscire a mettersi d'accordo, e questo perché pongono male la questione. La libertà non è una condizione data o meno all'uomo una volta per tutte. Invece di chiedersi: «Io sono libero?», ciascuno deve capire che la sua vita presente è la conseguenza della sua vita passata, ed è impossibile tornare sul passato per modificarlo. Ognuno deve subire, digerire il passato, ed è ciò che fa nel presente. È per l'avvenire che si è liberi; il presente dà solamente le possibilità di creare il futuro che si desidera.
Ecco come va posta la questione della libertà. Sapendo che sin da ora possiamo determinare il nostro avvenire, noi ci prepariamo a diventare sempre più padroni del nostro destino e già non subiamo più il presente: lo modelliamo. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

venerdì 20 gennaio 2017

Quando la bellezza salverà il mondo!

Quando la bellezza salverà il mondo!

http://www.fisicaquantistica.it/spiritualita/quando-la-bellezza-salvera-il-mondo

domenica 11 dicembre 2016

La meravigliosa ingiustizia dell'amore (Aïvanhov)

PENSIERO DEL GIORNO
domenica 11 dicembre 2016
« Per il fatto che qualcuno le ha deluse o ha fatto loro del male, quante persone decidono di chiudere definitivamente il proprio cuore agli altri! Ebbene, ecco la decisione peggiore! Per quanto abbiate a soffrire, non smettete mai di amare. Già, perché l'amore in voi è una sorgente, e se decidete di impedirle di scorrere, sarete voi per primi a inaridirvi. Certo, a quel punto nessuno più potrà approfittare di voi e deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non scorrerà più e voi perderete la vita. Sì, perché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude, e voi diventate poveri e vuoti. Da un punto di vista educativo, talvolta è utile chiudersi per un po' verso qualcuno, per dargli la lezione di cui ha bisogno, ma è molto deleterio chiudersi verso gli esseri umani in generale. Che le persone lo meritino o meno, lasciate scorrere in voi la sorgente dell'amore. Direte che se quelle persone non meritano di essere amate, è giusto non amarle. Non preoccupatevi troppo di ciò che è giusto o ingiusto, e praticate invece la meravigliosa ingiustizia dell'amore, altrimenti diventerete un deserto!»

Omraam Mikhaël Aïvanhov

sabato 3 dicembre 2016

Se arrivate alla porta del Paradiso con una faccia scura... (Aïvanhov)

Pensiero del Giorno
sabato 3 dicembre 2016

« Quante persone sono abitate da pensieri e sentimenti che le paralizzano, e anche se si sforzano di mostrare un viso aperto e accogliente, non ci riescono. Tutto rimane rigido, impossibile far muovere i muscoli del loro viso e animarne i tratti; e se cercano di sorridere, appare solo una smorfia. Questa è la dimostrazione che quelle persone hanno trascorso la vita a stagnare nelle regioni inferiori della volontà, del cuore e dell'intelletto, senza che un elemento dell'anima o dello spirito sia mai venuto a visitarle. 
Nei Vangeli è scritto: «Se non diventate come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli». Perché? Perché i bambini hanno un viso aperto: ridono, sorridono, sono vivi. Allora, fate attenzione al vostro viso! Se arrivate alla porta del Paradiso con una faccia scura, vi sentirete dire: «No, no, non potete entrare con quell'aspetto. Qui si accettano solo visi aperti, visi di bambini». Cosa credete? Ci sono dei guardiani che stanno alle porte del Cielo, e quando voi vi presenterete, guarderanno l'espressione del vostro volto. Se avrete i lineamenti contratti e un'aria imbronciata, vi diranno: «No, fate dietro front, qui non siete i benvenuti! Tornerete quando avrete un altro viso». Non ci credete? Ebbene, un giorno lo verificherete. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

mercoledì 7 settembre 2016

Prima che il sole tramonti… (Omraam Mikhaël Aïvanhov)



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“La voce umana è lo strumento più potente.”
(Paramhansa Yogananda)


“Si racconta che un uomo andò, un giorno, da Maometto e gli disse: «Sono molto infelice, ho accusato ingiustamente un amico, l’ho calunniato, ed ora non so come riparare.» Maometto lo ascoltò attentamente e poi rispose: «Ecco quello che devi fare: va a mettere una piuma davanti alla porta di ogni casa della città e domani ritorna da me.»

L’uomo se ne va e fa quello che Maometto gli ha detto: mette una piuma davanti a ogni casa della città e l’indomani ritorna. «Bene - dice Maometto - ora va a riprendere tutte le piume e portale qui.» Dopo qualche ora l’uomo ritorna tutto triste; non aveva ritrovato una sola piuma. Allora Maometto disse: «È lo stesso per le parole: una volta pronunciate, non è più possibile ritirarle, ormai hanno preso il volo.» E l’uomo se ne andò molto triste.

Ora voglio commentare questo aneddoto. Supponiamo che qualcuno venga a chiedermi come riparare ad accuse, maldicenze e insulti. Io gli risponderei la stessa storia, ma aggiungerei qualcosa di molto importante. Gli direi: «Bisogna che tu parli di nuovo di quella persona, ma dicendo il contrario; parlerai cioè delle sue qualità, delle sue virtù e delle sue buone intenzioni. Poiché c’è sempre qualcosa di buono in ogni creatura, cerca di scoprirlo e lo troverai.»

«Ma in questo modo riparerò il male che ho fatto?» Gli risponderei: «No, questo non è possibile, perché le parole pronunciate hanno già provocato guai nelle regioni invisibili, ed anche in quelle visibili, ma creerai qualcosa di diverso, che rimedierà in parte alle tue parole precedenti. E quando verrà il momento in cui il karma ti obbligherà a pagare per le tue cattive parole, poco dopo verranno anche le conseguenze delle parole buone che hai pronunciato, e avrai delle consolazioni.»

Che cos’è una parola? È un razzo che attraversa dei mondi nei quali scatena forze, coinvolge entità e provoca conseguenze irreparabili. Sì, le conseguenze sono immediatamente irreparabili. Certo, se si potesse rimediare subito alle cattive parole, non vi sarebbero conseguenze dannose, ma più tempo passa, più queste parole producono danni.

«Sì, ma ho rimediato, perché subito dopo ho detto tutto il contrario!» Io gli direi: «Infatti, per le tue buone parole sarai ricompensato, ma per le tue cattive dovrai pagare cioè sarai punito.» Ecco quello che non sapete. Credete che si possa riparare ogni cosa? No, non è così, perché il bene ed il male che si fanno, vanno in due regioni diverse, in due strati diversi.

Queste regioni si sovrappongono e non si possono riprendere le parole dette, perché si trovano già in altre regioni terrestri o sovra-terrestri. Il tempo è quindi un fattore di primaria importanza. Supponete di aver dato l’ordine di tagliare la testa a qualcuno e che coloro che devono eseguire il vostro ordine siano già partiti…

Cosa potete riparare, una volta che la testa è stata tagliata? Potete rincollarla? Quando un ordine è stato dato, che si può fare? Dare un contrordine, cioè inviare altri messaggeri che impediscano l’esecuzione. Ma se è trascorso troppo tempo, non c’è più niente da fare. Ecco perché è stato detto: «Prima che il sole tramonti, va a riconciliarti con tuo fratello.»

Questo significa che si deve riparare immediatamente al male che si è fatto agli altri. ma il sole che tramonta simboleggia anche la fine della vita: la morte. Quindi non bisogna aspettare di essere dall’altra parte per pensare a riparare i crimini o i guai provocati, poiché la giustizia cioè il karma entra in azione e bisogna pagare fino all’ultimo centesimo.

Tuttavia dovete sapere che esiste una forza ancora più efficace e rapida della parola: il pensiero. Se vi mettete immediatamente al lavoro col pensiero, potrete riafferrare le vostre parole. Certo, questo è difficile, perché il pensiero e la parola appartengono a due regioni diverse. La parola appartiene al piano fisico, è una vibrazione, uno spostamento d’aria; mentre il pensiero appartiene già al piano più sottile, superiore al piano eterico. Se volete rimediare alle conseguenze delle vostre parole, potrete concentrarvi e chiedere a certi servitori del mondo invisibile di impedire che il male si produca.

In questo modo, non potrete naturalmente annullare del tutto l’effetto delle vostre parole, ma eviterete peggiori conseguenze. Dovete però essere molto rapidi ed il vostro pensiero deve essere molto intenso. Altrimenti l’ordine di esecuzione sarà dato e la vittima sarà decapitata -simbolicamente parlando- e un giorno sarete costretti a pagare per tutto il male che avete fatto.”


(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

lunedì 27 giugno 2016

Ogni volta che avete un nuovo problema da risolvere, provate con queste tre chiavi. (Omraam Mikhaël Aïvanhov)

Ogni volta che avete un nuovo problema da risolvere, 
provate con queste tre chiavi.

« Automaticamente, distrattamente, ogni giorno introducete delle chiavi nelle rispettive serrature, senza vedere che con quel gesto ripetete, simbolicamente, il lavoro dello spirito (la chiave) nella materia (la serratura). Allora, decidetevi a studiare che cos’è una chiave e che cos'è una serratura, e avrete delle chiavi per aprire certe serrature alle quali finora non avevate mai pensato. Sì, le orecchie, la bocca, le narici, gli occhi: ecco alcune serrature; e anche il cervello stesso è una serratura. Quando ne avrete preso coscienza, sarete in possesso di chiavi che aprono le porte della natura, ma anche alcune porte in voi stessi.
E cosa sono l’intelletto, il cuore e la volontà? Sono porte attraverso le quali circolano i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre energie; e le chiavi per aprire queste porte sono la saggezza, l’amore e la verità. La saggezza apre l’intelletto, l’amore apre il cuore, e la verità apre la volontà. 
Ogni volta che avete un nuovo problema da risolvere, provate con queste tre chiavi. Non ci riuscite con la prima? Provate con la seconda! Neppure la seconda apre? Provate con la terza! Se saprete come operare, è impossibile che una di queste tre chiavi non finisca per risolvere il vostro problema.  »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

giovedì 10 marzo 2016

Prima di esercitare la propria autorità sugli altri, è necessario iniziare con un lavoro su se stessi.

http://www.prosveta.it/

giovedi 10 marzo 2016


« Prima di esercitare la propria autorità sugli altri, è necessario iniziare con un lavoro su se stessi. Quando un essere che prima di tutto ha lavorato sui propri figli (ossia le cellule del suo organismo) deve occuparsi di altri figli all’esterno – in quanto genitore, insegnante ecc. – o anche esercitare alcune responsabilità che gli conferiscono un’autorità su persone adulte, queste ultime rimangono colpite dalle sue parole e dai suoi gesti per il loro accento di autenticità. Coloro che egli istruisce, educa o dirige, sentono che quell'essere non sta recitando una parte, ma che è interamente calato sia in quel che dice sia in quel che fa. Ecco perché la sua presenza è magica ed egli ottiene dei risultati. I suoi abitanti, dentro di lui, lo sostengono e gli danno forza, perché egli si è abituato da molto tempo a lavorare in un’unica direzione: il bene, la luce.
Un essere possiede vera autorità solo quando da tutte le sue cellule si sprigiona qualcosa di unificato e armonizzato. Altrimenti, la parte che parla fa udire un certo suono, ma tutto il resto della persona grida il contrario, e gli altri, che lo percepiscono, non possono prenderlo sul serio. »


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lunedì 7 marzo 2016

Siate perfetti come perfetto è il vostro Padre celeste

Pensiero del Giorno
lunedi 7 marzo 2016

« Ci si stupisce nel vedere quante persone si credono investite di una missione grandiosa. Secondo loro, Dio le avrebbe scelte per salvare il loro paese o addirittura la terra intera, per combattere gli eretici ecc. Eh sì, purtroppo per le missioni immaginarie sono pronti in tanti, mentre per la propria vera missione, i candidati sono molto meno.
Voi chiederete: «E qual è la vera missione?». Quella che Gesù ha dato a tutti gli esseri umani quando ha detto:
«Siate perfetti come perfetto è il vostro Padre celeste».
Sì, non sono solo i cristiani, ma tutti gli uomini e le donne sulla terra ad avere questa missione da compiere. Anche lavorare su se stessi avendo davanti agli occhi quell'obiettivo lontano che è la perfezione del Padre celeste è una missione grandiosa, ma richiede al tempo stesso un’immensa modestia. Dato che in una sola esistenza ovviamente non ci riusciranno, gli esseri umani dovranno reincarnarsi per continuare questo lavoro. È così che il Regno di Dio un giorno potrà venire sulla terra: sarà grazie al lavoro paziente e instancabile che tutti gli esseri umani decideranno di intraprendere su se stessi, e non per le iniziative di quei pochi che immaginano di essere stati incaricati dal Cielo di una missione speciale.  »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

venerdì 1 gennaio 2016

I Cicli della Vita e della Coscienza (Aivanhov)


http://www.prosveta.it/

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domenica 27 dicembre 2015


« Anche se siete assolutamente convinti della fondatezza del vostro impegno spirituale, talvolta vi sentite stanchi, saturi, al punto da cominciare a dubitare. Vi chiedete se tutti gli sforzi che fate per procedere sul cammino del superamento di sé valgano veramente la pena, e siete tentati di abbandonare tutto. Ebbene, è proprio a quel punto che dovete essere vigili. Cercate soprattutto di raffigurarvi le delusioni che vi attenderebbero se tornaste indietro. Dite a voi stessi: «Va bene, in questo momento sono un po’ stanco, non ho più voglia di avanzare, ma tutto ciò passerà presto; nell'attesa, non posso lasciar perdere».
Nella natura, dopo la primavera viene l’estate, poi l’autunno, l’inverno, e dopo l’inverno viene di nuovo la primavera. Anche nell'essere umano ci sono dei cicli, delle stagioni. Lasciate dunque passare un po’ l’inverno dicendo a voi stessi che in seguito tutto andrà meglio. Ecco come bisogna ragionare. Non abbandonate mai il cammino della luce, poiché un giorno rischiereste di pentirvene, e allora sarà molto più difficile ritrovarlo.  »



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sabato 12 dicembre 2015

INIZIAZIONE

http://www.prosveta.it/

sabato 12 dicembre 2015

« L’Iniziazione è un lavoro sulla memoria. L’attività del discepolo di una Scuola iniziatica ha senso unicamente se egli comincia col cercare di ricordasi del mondo di luce dal quale è disceso e al quale deve un giorno ritornare. Grazie alle verità e ai buoni influssi che riceve, e con l’aiuto delle entità del mondo invisibile, egli riesce a ritrovare in se stesso le tracce di quel Paradiso perduto e vive questa memoria come la più grande benedizione.

Egli deve anche ricordarsi delle sofferenze che ha patito, come pure degli errori che ha commesso e dei debiti che ha contratto, poiché un giorno dovrà ritrovare tutti gli esseri che ha danneggiato, al fine di riconciliarsi con loro e riparare ai torti fatti, per poter liquidare il suo karma. È questo il compito che attende il discepolo, ed è questo il compito che attende tutti gli esseri umani. Solo chi è riuscito a correggere i propri errori e a riparare al male che ha fatto viene ammesso definitivamente nell’assemblea dei figli di Dio. » 

giovedì 26 novembre 2015

NEMICI INTERIORI ED ESTERIORI (O.M. Aivanhov)




Pensiero di giovedi 26 novembre 2015
NEMICI INTERIORI ED ESTERIORI
« Perché tanti esseri ammirevoli suscitano terribili inimicizie? Perché le forze oscure che essi hanno espulso dal proprio mondo interiore tornano ad attaccarli, ma lo fanno dall’esterno, tramite altre persone che sono disturbate o infastidite dalle loro qualità, dalle loro virtù e dalla loro forza di carattere. Viceversa, le persone che conducono una vita ordinaria non disturbano né infastidiscono nessuno, e tutti sono contenti di loro.
Non è facile affrontare i nemici esterni, e tuttavia essi sono meno pericolosi dei nemici interiori. Con i primi occorre utilizzate la bontà, la dolcezza e la pazienza, mentre con i nemici interiori bisogna usare fermezza, autorità e severità. Purtroppo le persone, per la maggior parte, hanno piuttosto la tendenza a fare il contrario: sono pazienti e indulgenti nei confronti dei loro nemici interiori – ed è così che li alimentano –, mentre manifestano un'estrema severità verso i nemici esterni che, ovviamente, reagiscono. Come stupirsi se queste persone continuano a dibattersi tra difficoltà inestricabili?  »
Omraam Mikhaël Aïvanhov

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mercoledì 14 ottobre 2015

Sport e Vita (Omraam Mikhaël Aïvanhov)

http://www.prosveta.it/
Pensiero del mercoledi 14 ottobre 2015
Prove sportive
Analogia con le difficoltà della vita quotidiana
La corsa ad ostacoli, lo sci, le gare automobilistiche, le scalate in montagna ecc. sono sport difficili che esigono una quantità di sforzi, di pazienza e resistenza, ma sono anche sport pericolosi. Eppure molti uomini e donne non esitano a praticarli, e quanto interesse, quanta ammirazione suscitano in coloro che li guardano! Perché? Perché le prove sportive, che sono giochi, sono a immagine delle difficoltà che noi tutti dobbiamo affrontare nella vita quotidiana: correre, saltare, lottare, nuotare, scalare montagne… Allora, dal momento che questi giochi sono a immagine dei problemi che occorre risolvere tutti i giorni, perché non considerare i nostri problemi quotidiani come dei giochi? D'ora in avanti, quando vi trovate davanti a una difficoltà, anziché sentirvi oppressi e irritati, dite a voi stessi: «Ecco un’altra occasione per realizzare un’impresa: come devo comportarmi per superarla?». Sì, sono sfide come queste che dovete lanciare a voi stessi di tanto in tanto, e vedrete che non solo le prove vi appariranno più facili da sopportare, ma inoltre ad ogni vittoria attingerete nuova fiducia in voi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
FONTE: Pensiero del giorno - Omraam Mikhaël Aïvanhov - Edizioni Prosveta

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lunedì 14 settembre 2015


ENTITA' CELESTI - trovare l'atteggiamento interiore che le tratterrà accanto a noi.
Se volete ricevere la visita delle entità che scendono dalle regioni celesti, preparate per loro condizioni adatte. Queste entità sono sempre pronte a farvi visita e ad aiutarvi, ma hanno bisogno di sentire che nel vostro cuore e nella vostra anima c’è un luogo dove potranno stabilirsi, lavorare e riporre le proprie ricchezze. L'unica cosa che può allontanare queste entità è la negligenza degli esseri umani, la scarsa attenzione che essi hanno per la loro presenza e il loro aiuto. Queste entità sanno che essi sono imperfetti, deboli, sciocchi, li scusano anche, e non si fermano a questo, anzi, dicono: «Oh, poveretti, in che stato si trovano. Bisogna soccorrerli!». Ma se vedono che i loro doni non vengono apprezzati, li abbandonano. Queste entità non hanno alcun bisogno della considerazione o della riconoscenza degli umani, ma sanno che la negligenza e l’ingratitudine impediranno ad essi di beneficiare del loro sostegno.
Pensiero del venerdì 11 settembre 2015
Omraam Mikhaël Aïvanhov

sabato 12 settembre 2015

Legge delle corrispondenze - Aivanhov

pensiero del sabato 12 settembre 2015

Legge delle corrispondenze - ci illumina sul nostro destino
Nulla di ciò che accade agli esseri umani si verifica per caso. Con i loro pensieri e i loro sentimenti, essi entrano in relazione con le entità, le correnti e gli elementi dello spazio che corrispondono a quei pensieri e a quei sentimenti, e finiscono per attirarli. È così che si spiegano la salute e la malattia, la forza e la debolezza, l’intelligenza e l'ottusità, la bellezza e la bruttezza ecc. Dunque, vengono loro offerte tutte le possibilità, ma a condizione di sapere che esiste una legge delle corrispondenze e di rispettarla in ogni atto della vita quotidiana. Se incontrate grandi difficoltà in questa esistenza è perché, nel passato, con la vostra ignoranza avete attirato elementi malsani, difettosi. Ora che conoscete la vera causa di tutto ciò che si verifica nella vostra vita, decidetevi a lavorare sui vostri pensieri e sui vostri sentimenti: vi legherete così alle entità e alle regioni più pure e luminose dell’universo, e da queste riceverete tutte le qualità di cui avete bisogno per ricostruire voi stessi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov

martedì 24 febbraio 2015

La legge del perfezionamento e i motivi della guerra

 

“Per fare ciò che è difficile, occorre
innanzitutto imparare a fare ciò che è facile. 
Non si può cominciare dal più difficile.” 
(Georges I. Gurdjieff)

Un giorno chiesero a Gurdjieff se fosse possibile impedire la guerra e Gurdjieff rispose che non era possibile perché le guerre sono il prodotto della schiavitù in cui vivono gli uomini. Le guerre avvengono a causa di influenze planetarie a cui gli uomini non riescono a sfuggire perché non vi sanno resistere. Non potendo o non sapendo sottrarsi a queste forze, gli uomini non sanno resistere all’impulso di uccidersi tra loro.

Quando gli fu chiesto se fosse possibile che quelli che comprendono questo fatto potessero opporsi e potessero influenzare gli altri, Gurdjieff rispose che il tentativo era vecchio come l’umanità. Fin dalla creazione del mondo si era tentato, ma non si era mai riuscito a farlo, perché il problema è che gli uomini non vogliono pensare a se stessi.

Gli uomini non vogliono lavorare su loro, e non pensano ad altro che a sviluppare i mezzi per costringere gli altri uomini a fare ciò che vogliono loro. Anche se esistesse un gruppo di persone che vogliono impedire la guerra, disse Gurdjieff, costoro dovrebbero combattere contro quelli che vogliono la guerra.

La guerra ha moltissime cause e molte restano sconosciute, a cominciare da quelle che si nascondono nella stessa natura umana. Va saputo che la guerra è facilitata da alcune forze interne all'uomo e da altre forze e influenze esterne da cui l’uomo non riesce a liberarsi. Se non riusciamo e liberarsi da tutto quello che ci ostacola, non potranno finire le guerre.

Questo è lo scopo primario dell'uomo: liberarsi dalle influenze incontrollabili e rendersi cosciente. Questa è l'unica via d’uscita per l’essere umano. Se l'uomo resta schiavo interiormente ed esteriormente, non potrà mai governarsi e rimarrà schiavo di tutto ciò che ha il potere di agire su di lui. Senza la conoscenza di se stesso e dei suoi meccanismi interni, l’uomo non potrà essere mai libero.

Perciò la guerra verrà con milioni di uomini addormentati che uccidono altri milioni di uomini addormentati. Solo il risveglio ci permette di vedere che l'umanità giace in un stato di sonno profondo che viene indotto e mantenuto dall’intera vita circostante e dalle condizioni dell’ambiente in cui vive.

Ad esempio, spiegò Gurdjieff, la religione cristiana dovrebbe essere la religione che protegge la vita e proibisce l’omicidio. Ma tutti i progressi che abbiamo fatto sono stati progressi basati sull’omicidio, perché abbiamo ottenuto il successo con l’uccisione di altre forme di vita. Perciò tutti questi progressi sono stati contrari ai principi cristiani che la maggioranza delle persone dice di seguire.

Ma avviene lo stesso fenomeno con tutte le altre credenze religiose e con le concezioni politiche quando i dogmi si sostituiscono alla consapevolezza e alla coscienza del singolo. Secondo Gurdjieff, tutte le guerre, le rivoluzioni e le grandi migrazioni di massa sono causate dall'insieme delle forze che sanno imprimere un impulso a cui l'apparato ricevente umano non sa resistere.

L’uomo può captare molte influenze diverse perciò le masse sono sottoposte al controllo di molte influenze planetarie. Oggi l’umanità è composta da milioni di automi che obbediscono meccanicamente a tutti gli stimoli esterni a cui non riescono a ribellarsi. Essi non sanno muoversi seguendo la loro volontà, la loro coscienza e neppure le loro tendenze individuali perciò subiscono tutte le influenze che vengono da vicino oppure da lontano.

Il maestro Aivanhov dice che l’umanità ha lo scopo di rendere più bella la terra, perciò l’uomo deve vibrare all’unisono con il mondo divino. Quando l’uomo avrà imparato a farlo, la terra verrà trasformata perché la trasformazione della terra è collegata con l’apprendimento umano e con la trasformazione del corpo fisico.

Il corpo fisico è il prodotto dell’attuale fase evolutiva terrestre, infatti è il prodotto della quarta fase di evoluzione della Terra. Perciò quando sarà avvenuta la trasformazione dell’uomo avverrà anche la trasformazione della terra. La terra verrà trasformata, e la sua trasformazione avverrà quando il corpo dell’uomo sarà diventato una materia vibrante e luminosa.

Dopo la metamorfosi umana anche il nostro pianeta diverrà puro, vibrante e luminoso. La terra sarà bella e luminosa come l’essere sottile, vibrante e luminoso che l’avrà prodotta. Il mondo cambierà quando saranno cambiati gli esseri umani che ci vivono. E va saputo che, il lavoro che gli uomini fanno su di loro per cambiare il loro corpo fisico, per cambiare il loro cervello e la loro mente non sono utili soltanto per il loro progresso personale.

Chi lavora al suo risveglio e al suo perfezionamento, non lavora solo per se stesso ma lavora per aiutare tutta l’evoluzione generale. Sulla terra tutti lavorano per aiutare la trasformazione generale del nostro pianeta. Solo quando gli uomini avranno svolto questa missione potranno andare in altri sistemi planetari e vivere in altre dimensioni, ma non possono farlo prima!

Attualmente la terra è tanto grossolana e opaca che avrà bisogno di milioni di anni e di milioni di creature per essere trasformata: e la metamorfosi della terra avverrà mangiandola. Questo concetto è una questione strana per la scienza medica che non comprende, e non riesce a collegarla al vero motivo per cui noi uomini mangiamo.

Se ci riflettiamo meglio, comprendiamo che il cibo non è altro che “terra.” Il cibo è un prodotto del sole che viene rielaborato dalla terra, ma resta sempre terra. La "terra" contenuta nel cibo passa attraverso di noi perché viene ingerita, rielaborata, digerita, e poi espulsa dall'uomo. Questo processo è continuo, perciò la terra si riempie delle emanazioni e vibrazioni prodotte dai nostri pensieri e sentimenti.

Una volta che la terra sarà impregnata tutta dai pensieri e dai sentimenti più luminosi e trasparenti, diverrà anch'essa un pianeta fatto di materia pura e luminosa. La terra riceve e dona continuamente, ma dà sempre qualcosa che è diverso da quello che diede in passato. Il senso della vita è lavorare alla trasformazione della materia.

La materia densa e pesante deve essere spiritualizzata, perciò tutti quelli che sostengono l'evoluzione vengono aiutati e sostenuti. Tutti affrontano l'evoluzione anche se qualcuno è più lento, perché la forza che sta lavorando in loro per far apparire tutte le loro qualità e le virtù, avanza con più fatica e sembra che si evolva in modo impercettibile.

La legge della vita è fare uno sviluppo verso la perfezione, perciò la legge del perfezionamento non può venire ostacolata senza dover subire le conseguenze. Questo è il senso della nostra missione individuale e collettiva, e sebbene gli uomini siano ancora abbrutiti, tutta l'umanità avrà il perfezionamento.

Molti continenti sono scomparsi perché si opposero, e oggi pochissimi lavorano coscientemente per scongiurare il pericolo. La maggior parte degli uomini lavora per dominare meglio, per avere sempre di più e per godersi la vita a danno degli altri. Prova ne è che, quando essi hanno ottenuto qualcosa cercano di avere sempre di più, e tengono tutto quello che hanno ottenuto solo per loro.

Agiscono così perché il fine del loro lavoro e dell'agire è egoista. E non si creda che il perfezionamento provenga da fuori ossia dal mondo esterno. Ma se c'è qualcuno che ci promette di poter avere tutto senza dover fare degli sforzi, ci sta ingannando. Al contrario di quanto si crede, quando otteniamo qualcosa senza doverci sforzare troppo, ne veniamo danneggiati e diventiamo sempre più infelici.

Ma perché accade così? Perché se non abbiamo faticato per avere una cosa non abbiamo costruito il senso del valore di essa. Tutto quello che è ottenuto senza dover fare fatica non sappiamo apprezzarlo. È normale che non si sappia apprezzare ciò che si ottiene senza faticare, dice il maestro Aivanhov, perciò non stupisca se l'evoluzione richiede tanto lavoro, tanto tempo e tanta fatica.

Buona erranza

Sharatan

 

FONTE: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2015/02/la-legge-del-perfezionamento.html


domenica 21 dicembre 2014

Solstizio d'inverno

www.prosveta.com

domenica 21 dicembre 2014

« Il 21 dicembre ha luogo il solstizio d'inverno. Questo avvenimento è posto sotto l'influsso di Gabriel, l'arcangelo di Iesod, la sefirah della Luna. Gabriel significa “Dio è la mia forza”. Qualche giorno dopo, il 25 dicembre, si celebra il Natale, la nascita del Cristo.
L'arcangelo Gabriel dirige le forze che hanno la proprietà di condensare la materia, ed è per tale ragione che simbolicamente egli presiede alla nascita dei bambini. Cos'è infatti una nascita? Il passaggio dall'invisibile al visibile, dall'immateriale al materiale. Ed è la Luna, principio femminile per eccellenza, che svolge un ruolo essenziale in tutte le forme di incarnazione, sia quelle del piano fisico sia quelle del piano spirituale.
Durante l'inverno, quando le notti sono più lunghe e la vita della natura rallenta, le condizioni sono meno propizie alle manifestazioni esteriori e più favorevoli alla vita interiore: l'uomo è naturalmente portato a entrare in se stesso per preparare la nascita di quel bambino di luce che certe tradizioni hanno simboleggiato con una perla. La perla, che viene dal mare, è, come il mare stesso, in relazione con la luna. Sull'Albero sefirotico, l'ostrica perlifera è Iesod, la regione che nel corpo cosmico rappresenta gli organi genitali. È lì che la perla deve formarsi. Quella perla rappresenta la quintessenza più pura dell'amore. L'ostrica perlifera è il principio femminile che mette al mondo una perla: il bambino divino. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

mailing@prosveta.com

Per sentirti rinnovato prendi una vacanza spirituale. Non devi andare da nessuna parte se non dentro te stesso, lontano dall'esterno.
(Brahma Kumaris Roma)


sabato 7 giugno 2014

Gli Alberi e Noi (O. M. Aivanhov)

 

« Un albero è un serbatoio di energie che vengono dalla terra e dal sole. Queste energie circolano incessantemente nell'albero partendo dalle radici fino all'estremità dei rami, ed è possibile captarle.
Vi trovate in un giardino o in una foresta: scegliete un albero, il più grande e il più bello, e addossatevi a lui mettendo la vostra mano sinistra sulla schiena, con il palmo contro il tronco, e il palmo della mano destra sul vostro plesso solare. Poi concentratevi e chiedete all'albero di darvi la sua forza...
Riceverete quella forza dalla mano sinistra e, attraverso la mano destra, la riverserete nel vostro plesso solare. È una sorta di trasfusione di energie, come se l'albero vi donasse la sua linfa. E quando vi sentirete ricaricati, ringraziatelo.
Vi chiederete come un albero possa veramente aiutarvi... Vi aiuterà se lo considerate un essere vivo e intelligente, e se lo amate. Grazie alla comprensione e all'amore, stabilirete con l'albero una relazione armoniosa, e a poco a poco sentirete che tale relazione vi rigenera e vi dà la gioia. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

mercoledì 16 ottobre 2013

Inquinamento psichico

"Gli scienziati del mondo intero si mobilitano per allertare l’opinione pubblica sui pericoli che l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra fa correre all’umanità.

Ma quanti pensano che anche nel mondo psichico si propagano fumi, gas di scarico e prodotti tossici che li stanno asfissiando?

Molte malattie attuali sono dovute non solo all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo, ma anche all’inquinamento psichico.


Se l’atmosfera psichica nella quale siamo immersi non fosse tanto inquinata, sarebbe facile neutralizzare tutti i veleni esterni. Il male si trova anzitutto all’interno. Quando ci si sente interiormente forti e in armonia con se stessi e con gli altri, è come se si fosse attraversati da correnti di energie che respingono le impurità anche nel piano fisico, e l’organismo riesce a difendersi meglio."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

sabato 22 dicembre 2012

Simbologia della Natività - O. M. Aïvanhov


di O. M. Aïvanhov

"Ora, mentre essi si trovano in quel luogo, venne per lei il momento del parto e diede alla luce il suo figliolo primogenito, Lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché non vi era posto per loro nello albergo."
Vangelo di Luca, 2, 6-7

Quando Maria e Giuseppe cercarono rifugio nella locanda, comoda e calda, non vi era posto per loro.
La situazione si ripete ancora oggi, in quanto nessuno, o ben pochi di coloro che pensano solo a mangiare, bere e divertirsi, sono disposti ad ospitare Gesù nei loro cuori.
Chi non gli 'apre la porta' non accetta neppure di vivere secondo alti ideali.

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