Visualizzazione post con etichetta Thich Nhat Hanh. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Thich Nhat Hanh. Mostra tutti i post

mercoledì 11 dicembre 2019

Paura – Thich Nhat Hanh | Meditare.net (meditazione, benessere, spiritualità)

La maggior parte di noi vive una vita piena di momenti meravigliosi e di momenti difficili. Molte persone tuttavia, anche quando sono al culmine della felicità, sentono la paura celarsi dietro la gioia. Temiamo che quel momento finirà, che non otterremo ciò di cui abbiamo bisogno, che perderemo le cose che abbiamo o che non saremo al sicuro. Spesso la nostra paura più grande è la consapevolezza che un giorno i nostri corpi cesseranno di funzionare. Così, anche se siamo circondati da tutte le condizioni che portano alla felicità, la nostra gioia non è completa.



Continua su:

Paura – Thich Nhat Hanh | Meditare.net (meditazione, benessere, spiritualità):




venerdì 15 luglio 2016

Se non siamo in pace - Thich Nhat Hanh –

Sfondi-desktop-natura- (116)


Nel protestare contro una guerra, possiamo credere di essere una persona pacifica, un vero rappresentante della pace, ma questa nostra presunzione non sempre corrisponde alla realtà. Osservando in profondità ci accorgiamo che le radici della guerra sono presenti  nel nostro stile di vita privo di consapevolezza. Se noi non siamo in pace, non possiamo fare niente per la pace.

(Thich Nhat Hanh – “L’unica nostra vera arma è la pace “)




venerdì 4 gennaio 2013

L’inconscio in azione

Scrive Groddeck:

FREUD tile JUNG 300x282 L’inconscio in azione
Non è sorprendente che non ci ricordiamo più niente dei nostri primi tre anni di vita?… Non ho ancora incontrato nessuno che si ricordi i suoi primi passi, il modo in cui ha imparato a parlare, a mangiare, a vedere, a capire. Eppure sono degli eventi importanti. [...] Perché dimentichiamo tutto questo? In realtà noi non scordiamo per nulla quei primi tre anni; il loro ricordo non fa che lasciare il nostro conscio per continuare a vivere nell’inconscio dove resta tanto tenacemente che tutto quello che facciamo deriva da questo tesoro di reminiscenze inconsce: camminiamo come abbiamo imparato a fare a quell’epoca, mangiamo, parliamo, proviamo le stesse sensazioni di allora. Esistono dunque dei ricordi che sono scacciati dal conscio, pur essendo di vitale importanza e che, proprio perché indispensabili, sono conservati nelle regioni del nostro essere che abbiamo battezzato col nome d’inconscio.

Che cosa s’intende dunque per “inconscio”?

Per Freud è quell’insieme di processi che non pervengono alla coscienza e perciò sono impossibili da controllare.
In seguito Jung introdusse il concetto di “inconscio collettivo”, il serbatoio del patrimonio dell’umanità, degli archetipi.
Wilfred Bion, psicanalista britannico, affermava che «i fenomeni che hanno origine dall’inconscio, dipendono da come si sono sedimentate le tracce di esperienze precoci che risalgono fino alla primissima infanzia e dal ruolo che in tali circostanze ha svolto la madre (o il sostituto eventuale)».
Per il maestro zen vietnamita Thich Nhat Hanh, l’inconscio farebbe parte della “coscienza profonda” dell’essere umano, la cui funzione è quella di conservare i “semi” positivi e negativi seminati da noi stessi, dai nostri genitori, dall’educazione ricevuta, dai nostri antenati e dalla società.
Per il medico e psicanalista tedesco Georg Groddeck, il corpo intero parla attraverso tutti i suoi organi, tutte le sue funzioni e le malattie segnalano delle ferite! Esse sono un autentico relais verso le profondità del nostro essere.
Tutti questi signori e molti altri ancora non sono degli illustri sconosciuti: hanno speso la loro vita a indagare nelle profondità dell’essere umano e, se sono arrivati all’incirca alle stesse conclusioni, bisognerebbe forse accordar loro un qualche credito e non ignorarne le intuizioni e le implicazioni che ne derivano.
Anche se non si tratta di un’entità misurabile oggettivamente, l’inconscio non solo esiste, ma sembra avere una sua funzione ben precisa.
Finché il microscopio non fu inventato, i microbi non erano visibili ma non per questo non esistevano e non agivano su di noi!

Tratto da “La Medicina del Futuro” di Giorgio Mambretti, Uno Editori, clicca qui

Segui Giorgio Mambretti anche su Facebook, clicca qui

________________________________

Nota di Resalvato:
Roberto Assagioli,
con la sua Psicosintesi ha introdotto i concetti di inconscio inferiore, inconscio medio e inconscio superiore...

martedì 6 novembre 2012

Inspiro, mi calmo; espiro, sorrido







Quando cominciamo a praticare

"inspiro, mi calmo;
espiro, sorrido",

quando facciamo qualche passo in modo piacevole e rilassato

siamo felici.

Non c'e ragione per cui dovremmo aspettare un mucchio di anni,

per essere felici: se pratichiamo in questo modo, è sicuro che
entro qualche anno saremo felici, ma siamo già felici anche
nel momento presente.


Thich Nhat Hanh







Possiamo essere felici già ora oggi stesso!

Perchè mai dovremmo aspettare il futuro per avere pace e gioia? 







Fonte: Inspiro, mi calmo; espiro, sorrido:






















venerdì 17 giugno 2011

Intersein Zentrum, 9-16 luglio 2011

Tutti aspiriamo alla calma e al silenzio interiore, ma non sappiamo come creare delle condizioni favorevoli. La nostra mente è impegnata senza sosta a valutare noi stessi e gli altri: nel senso che ci sentiamo privi di valore, inutili, incapaci – oppure nel senso che abbiamo sempre ragione, ne sappiamo sempre più di tutti, siamo in grado di fare qualunque cosa – o ancora nel senso che valiamo tanto quanto gli altri.
Alla base di questo principio di valutazione c’è sempre un confronto e una separazione tra noi e gli altri, nell’ignoranza che proprio da ciò nasce ogni genere di difficoltà nelle relazioni.
In questo ritiro ci richiameremo alla mente che ognuno di noi ha il suo peculiare valore e posto nell’universo.
Cominceremo ad osservarci vicendevolmente in modo da scoprire che l’altro potrebbe anche essere me e che possiamo superare la sensazione di essere separati e diversi dagli altri a favore del “non dover più valutare”.
Con l’aiuto di discorsi di Dharma e gruppi di condivisione impareremo a vedere come funziona in noi il meccanismo della discriminazione e come invece possiamo riconoscere l’unicità di ciascuno e rispettarla, demolendo così le sottili paure che dominano le nostre relazioni.
Con ciò si compirebbe un grande passo in avanti verso un nuovo modo di essere insieme nella società e in direzione della pace.

Intersein Zentrum
L'Intersein Zentrum (Centro Interessere) è una comunità laica di pratica nella tradizione di Plum Village sita nella foresta bavarese, fondata nel 1999 con l'incoraggiamento e il patrocinio di Thich Nhat Hanh.
Nel Centro, insieme a una comunità residente, sono presenti i due insegnanti di Dharma Helga e Karl Riedl, scelti dalla Comunità italiana dell'Interessere quali guide spirituali del futuro Centro di pratica italiano promosso dal Progetto Essere Pace.
- http://www.centrovitaconsapevole.org

Verranno assicurate le traduzioni in italiano sia per i discorsi che per le altre attività.

L'indirizzo del centro tedesco è:
Intersein Zentrum
Unterkashof 50
D-94545 Hohenau
Germania
Tel. 0049.8558.920252
post@intersein- zentrum.de


Fonte:
- http://www.intersein-zentrum.de/

domenica 6 giugno 2010

AUTORI Artisti Grandi Personaggi

AUTORI PREFERITI
.:.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

POST RECENTI DA BLOG SELEZIONATI