venerdì 21 ottobre 2011

Possiamo compiere "Miracoli" cambiando le nostre credenze?

Le cose dette in quest'articolo stanno diventando sempre più una convinzione,
una "credenza" in molti di noi, che hanno sperimentato
la realtà e la verità del potere di ciò in cui
"CREDIAMO"
Invito tutti a rifletterci sopra e, possibilmente, a parlarne.

.:.

 

[Fonte]

Assistere ad un "miracolo" può essere vantaggioso o svantaggioso a seconda delle nostre credenze.
Per alcuni l'evento miracoloso al quale hanno assistito o del quale sono venuti a conoscenza, è assolutamente irraggiungibile, ( a me non succederà mai...), e quindi depotenziante.
Per altri invece può avere esattamente l'effetto opposto, ( se è successo a lui/lei può succedere anche a me), un effetto potenziante che incrementa il proprio potere.
Anche se il miracolo in sé può non essere compreso, ciò che è importante è che un altro essere umano ha appena fatto qualcosa che ritenevamo impossibile.

LA STORIA DI ROGER BANNISTER.
Il 26 Luglio 1852, Charles Westhall, stabilì il record per la corsa di un miglio, riportando il tempo di 4 minuti e 28 secondi.  Il record rimase imbattuto per altri sei anni. Successivamente, tra la fine dell'800 e i primi del '900, si ottennero dei miglioramenti molto ridotti. Per più di un secolo infatti, si era creduto, che semplicemente gli esseri umani non fossero fisicamente in grado di coprire a piedi la distanza di un miglio in meno di quattro minuti. Questo tipo di impresa era catalogata come "impossibile".

Ma, il 6 Maggio del 1954, per la prima volta nella storia, il corridore britannico Roger Bannister, compì il "miracolo". In una pista di Oxford, egli percorse un miglio in 3'59"4. Sebbene ci fossero voluti 102 anni affinché Bannister infrangesse il record, meno di otto settimane dopo il record fu nuovamente battuto. Infatti, una volta infranto il limite apparentemente invalicabile dei quattro minuti, era stata infranta la credenza che era impossibile farlo. Le convinzioni di altre persone divennero libere di esplorare nuovi limiti.
Ma come ha fatto Bannister a far crollare questa credenza?
Bannister usò semplicemente la logica. Il suo record allora era di 4'1". Realizzò che per battere il record doveva semplicemente correre due secondi più veloce di quanto sapesse già fare. Da questo punto di vista l'impresa sembrò subito più che fattibile. La prima barriera mentale a crollare fu proprio la sua. Così batté il record, e, a catena, altri atleti entrarono nel nuovo ordine di idee.

 

L'impossibile era diventato possibile sotto gli occhi di tutti.


Questa è una delle storie che dimostra che  alla base di tutto ci sono le nostre credenze. Anche il credere fermamente in una figura " autoritaria" come un medico o un "guaritore", può  favorire il "miracolo". Se io credo fermamente, senza ombra di dubbio,  che una tale persona o un tale medicinale abbiano il potere di guarirmi, questo è esattamente ciò che accadrà.
Uno studio della Baylor School of Medicine pubblicato nel 2002 sul New England Journal of Medicine, ha valutato gli interventi chirurgici su pazienti affetti da gravi dolori alle ginocchia.

BRUCE MOSLEY
Il principale autore dello studio, il Dr. Bruce Mosley, disse:
"Tutti i bravi chirurghi sanno che in chirurgia l'effetto placebo NON esiste".
Fu quindi compiuto un esperimento per stabilire se fosse effettivamente così.
I pazienti con problemi alle ginocchia furono divisi in tre gruppi.

 

 

Nel primo, Mosley raschiò la cartilagine del ginocchio danneggiata.
Nel secondo, mise a nudo l'articolazione eliminando del materiale ritenuto la causa dell'infiammazione.
Il terzo gruppo fu sottoposto, ad insaputa, ad un  finto intervento. Il paziente venne anestetizzato localmente. Mosley fece tre incisioni di routine e parlò ed agì come avrebbe fatto durante un vero intervento, spruzzò persino dell'acqua salata per simulare i suoni del lavaggio del ginocchio. Dopo quaranta minuti, ricucì le incisioni come se avesse completato l'intervento.
Ai tre gruppi venne prescritta la stessa terapia postoperatoria, compreso un programma di rieducazione.
I risultati furono SORPRENDENTI.
Il "gruppo placebo" infatti migliorò ESATTAMENTE come gli altri due, conseguenza del fatto che credeva di aver subito un vero intervento.
Mosley commentò così: "La mia abilità di chirurgo non ha svolto alcun ruolo su questi pazienti. L'intero beneficio dell'intervento chirurgico è dovuto all'effetto placebo". I notiziari televisivi dimostrarono i sorprendenti risultati mostrando i pazienti del "gruppo placebo" mentre facevano cose che affermavano di non poter fare prima "dell'intervento chirurgico". I pazienti ignorarono di aver subito un finto intervento per ben due anni. Tim Perez, che prima dell'intervento doveva camminare appoggiandosi ad un bastone, riprese a giocare a basket con i nipoti. Intervistato al Discovery Health Channel, disse:
"In questo mondo tutto è possibile se vi applicate la mente. Io so che la mente può davvero fare miracoli".
L'altra faccia della medaglia è l'effetto NOCEBO, ovvero le suggestioni negative nella quale la mente si intrattiene.
La diagnosi più o meno incoraggiante di un medico, può essere a volte determinante per il paziente. Nel 2003 il Discovery Health Channel, riportò la storia di un medico,Clifton Meador, che nel 1974, diagnosticò un tumore ad un suo paziente. L'uomo fu curato per quel tipo di tumore, ma tutti nella comunità medica "sapevano" che il tumore si sarebbe ripresentato. Tutti i medici in pratica pensavano che fosse spacciato. Alcune settimane dopo la diagnosi, l'uomo morì. La sorpresa arrivò dopo la morte dell'uomo, quando l'autopsia rilevò che non c'era traccia del cancro che tutti ritenevano responsabile della sua morte.
Meador disse: " Io ero convinto che avesse il cancro, lui era convinto di avere il cancro, tutti intorno a lui erano convinti che avesse il cancro... sono stato forse io a toglierli
la speranza?"

Ciò che alla fine risulta evidente, è che:
Le nostre credenze determinano la nostra realtà.
Le nostre credenze possono salvarci la vita o condannarci.
Le nostre credenze posso favorire o escludere il "miracolo".

"Tendiamo a sperimentare nella vita ciò con cui ci identifichiamo attraverso le nostre credenze".

Gregg Braden

Tratto da :

LA BIOLOGIA DELLE CREDENZE
Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula.
Scheda libro QUI.

 

 

 

e da :

LA GUARIGIONE SPONTANEA DELLE CREDENZE.
Come spezzare il paradigma delle false credenze.
Scheda libro QUI.

 

 

 

 


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