lunedì 23 dicembre 2013

Dalla morte nasce l’umorismo

Quando si tratta di avere a che fare con pensieri riguardanti la morte vi è un aumento della creatività legata all’umorismo che, secondo un nuovo studio, farebbe parte di un meccanismo di difesa messo in atto dalla mente per far fronte al pensiero dirompente della propria transitorietà.
Il concetto di resilienza e la capacità di reagire agli eventi traumatici e destabilizzanti

La morte e i pensieri a essa collegati hanno il potere di stimolare l'umorismo, quale strategia di coping. 

Niente rende più l’idea della nostra transitorietà che il pensare alla morte.
L’appuntamento con il “tristo mietitore” è infatti uno di quelli che vorremmo poter rimandare il più possibile e magari evitare del tutto ma, ahimè, non è proprio possibile. E la mente, il nostro inconscio, lo sanno.
Proprio perché in fondo lo sappiamo, ecco che il pensare alla morte fa scattare in noi una sorta di meccanismo di difesa che, a sorpresa, si manifesta con un incremento della creatività legata all’umorismo: insomma, per certi versi, la morte fa ridere – o forse, meglio, sorridere.
Questo concetto fa parte della cosiddetta teoria di gestione del terrore, che comprende quell’ansia esistenziale dirompente che ci cattura e che le persone tentano di tenere a bada in vari modi e con meccanismi di coping (ossia il tentativo di tenere sotto controllo le situazioni di grande stress o eventi conflittuali).

A tale proposito, sulla rivista HUMOR è stato di recente pubblicato un articolo sullo studio condotto da Christopher R. Long della Ouachita Baptist University (Usa) e Dara Greenwood del Vassar College, il cui titolo è “Joking in the Face of Death: A Terror Management Approach to Humor Production”.
In questo studio, i ricercatori hanno ipotizzato che l’attivazione di pensieri riguardanti la morte potrebbero promuovere l’umorismo, per via del suo potenziale ruolo di difesa psicologica contro l’ansia.
In questo studio, i ricercatori hanno coinvolto 117 studenti, poi suddivisi a caso in quattro gruppi.
Tutti i partecipanti sono stati invitati a confrontarsi con i temi del dolore e della morte mentre svolgevano alcuni compiti.
Gli appartenenti ai primi due dei gruppi di studio sono stati inconsapevolmente esposti (in modo subliminale) a delle parole che lampeggiavano per 33 millesimi di secondo sullo schermo di un computer – questo  mentre svolgevano i compiti loro assegnati. Nel primo caso il termine era “dolore”; nel secondo, “morte”.
Gli appartenenti agli altri due gruppi sono invece stati assegnati a un compito di scrittura in cui dovevano esprimere le emozioni riguardanti la propria morte o una visita dolorosa dal dentista.
Dopo questa prima fase, tutti i volontari sono stati invitati a scrivere una didascalia per una vignetta tratta dal The New Yorker.
Le didascalie scritte dai partecipanti sono poi state presentate a una giuria indipendente, che non sapeva nulla circa l’esperimento.
I risultati hanno mostrato che vi erano delle significative differenze tra le didascalie scritte dai diversi gruppi. Nello specifico, quelle scritte dagli appartenenti al gruppo sottoposto ai messaggi subliminali, dove appariva la scritta “morte”, sono state giudicate le più divertenti.
Una netta differenza vi era nelle didascalie scritte dagli appartenenti al gruppo che aveva eseguito il compito di scrittura consapevole sulla morte.

La conclusione da parte dei ricercatori, sulla base di quanto emerso dall’esperimento, è stata che l’umorismo aiuta le persone a tollerare l’ansia latente che potrebbe altrimenti essere destabilizzante. Sorridere o ridere fa dunque bene non solo perché induce un senso di rilassamento, aiutando a sollevare l’umore, ma anche perché aiuta a superare i momenti difficili e a tollerare meglio l’ansia, la paura. Scherzarci su, d’altronde, è un noto modo per sdrammatizzare e far perdere un po’ di potere agli spauracchi. Lo studio, infine, conferma quanto suggerito da precedenti ricerche circa l’umorismo e il suo ruolo quale componente integrante della resilienza, la capacità di far fronte positivamente agli eventi traumatici, spesso riuscendo a dare un nuovo senso e direzione alla propria vita, nonostante tutto.

Foto: ©photoxpress.com/chrisharve

Fonte: http://www.lastampa.it/2013/07/04/scienza/benessere/dalla-morte-nasce-l-umorismo-vdEJT160O9RcDqicUwNftL/pagina.html

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