Come abbiamo già detto parecchie volte, viviamo in un momento molto difficile della storia umana. Un periodo di transizione fra due Ere cosmiche che viene chiamato «il deserto» o anche «la terra di nessuno», nel senso che gli uomini – come si dice – non sono né carne né pesce! Dovrebbero lasciare andare le ideologie dell’Era dei Pesci ma ne sono ancora influenzati, dovrebbero imparare a scoprire e cominciare a vivere i nuovi valori dell’Età dell’Acquario ma non ne sono ancora capaci.
Di conseguenza oggi non esistono più valori certi, non vi è più quindi un’identità morale ed etica che ci guidi nel cammino evolutivo. Siamo in piena decadenza dove dominano la materia, il materialismo decadente e il consumismo. L’identità degli uomini è legata alle cose, al denaro, alla ricchezza, al sesso e ai desideri materiali che rappresentano il fine della vita.
Si comprende quindi l’assioma esoterico che definisce questo periodo «la terra di nessuno». Mancando una identità etica e spirituale e non essendo il Piano Fisico un principio, gli uomini hanno perso la loro vera identità e sono quindi «nessuno».
La conseguenza esoterica di tutto ciò sta nel fatto che viene a prodursi una terribile lotta, una vera e propria guerra, fra le Forze Involutive del Male cosmico, che cercano di ancorare gli uomini al fanatismo ideologico e religioso, nonché al materialismo, per impedire loro di evolvere, e le Forze Evolutive della Gerarchia Spirituale che stanno impegnando tutte le loro forze per aiutarli a staccarsi dal passato, compiendo quei passi di coscienza che li portino ad abbandonare ogni totalitarismo per costruire Giusti Rapporti e società veramente democratiche, aiutando così l’evoluzione del Piano Divino.
Come si vede bene dalle cronache quotidiane è una guerra che porta gli uomini da un estremo all’altro.
Abbiamo detto tutto questo non per esercizio teorico, ma per un motivo molto semplice: al Solstizio d’Inverno inizia un nuovo ciclo annuale ed è quindi il momento di mettere la nota di un progetto che ci impegnerà per un anno intero. Su questo inizio di ciclo vogliamo fare alcune considerazioni.
Il Solstizio d’Inverno e il Natale sono strettamente collegati. Il Natale, infatti, segna una nuova nascita, nuovi natali. Dire «Buon Natale» però non è la stessa cosa che dire «Happy Christmas». L’etimologia della parola inglese ha un significato molto più profondo e specifico del termine italiano, che augura semplicemente un buon inizio. Il termine Christmas significa «far nascere il Cristo in sé» ed augura felicità a chi riesce a dar vita a questo principio d’Amore.
Il Solstizio d’Inverno, dunque, è il momento in cui bisogna mettere il seme della coscienza cristica all’interno della personalità. È quindi un’occasione straordinaria per fare il massimo sforzo per cercare di attirare l’attenzione dell’Anima o Angelo Solare, affinché si unisca al suo veicolo materiale. Quando ciò avviene nasce il Cristo, un Principio d’Amore.
La nascita del Cristo, come quella di ogni Salvatore, rappresenta dunque il simbolo e l’archetipo universale della nascita della Coscienza Spirituale in quella umana. Rappresenta il modello e l’esempio a cui l’uomo deve tendere per conformarsi nella sua evoluzione alla sua vera Identità Spirituale. Se non lo fa il Natale, da opportunità sublime, diventa un avvenimento vuoto e senza senso, se non dal punto di vista materiale del mangiare, bere e divertirsi, ossia il punto più basso della decadenza.
Come diceva un saggio: «Anche se il Cristo si incarnasse mille volte ma non in te, la tua vita sarà persa».
Ma cosa vuol dire «fare nascere Il Cristo o il Principio d’Amore dentro di sé»? Per comprenderlo dobbiamo sbarazzarci di concetti che appartengono ormai al passato e avevano un senso quando gli uomini erano, come coscienza, sul piano emotivo e affrontavano le loro esperienze della vita in modo sentimentale, romantico o mistico.
L’amore, per loro, era donare il proprio cuore all’amato-a o a Dio ed era inteso come un sentimento esclusivo ed intimo che riguardava solo se stessi e il soggetto a cui era destinato. Soprattutto l’amore, per le persone più spirituali, era inteso come un dovere: «Ama, perché devi amare… perché così vuole Dio. Abbi fede e non fare domande».
Per noi l’amore ha un significato molto più preciso: è amore tutto ciò che contribuisce ad innalzare la coscienza e la condizione degli uomini.
Non basta più dunque il sentimento e il cuore: a questi bisogna aggiungere l’intelletto e la testa per comprendere ciò che è meglio in quel preciso momento e cosa veramente può aiutare l’evoluzione. Bisogna – come dice una regola stupenda – entrare nella mente, nel cuore e nell’anima del prossimo cercando di ascoltare i suoi problemi, le sue sofferenze, i suoi bisogni per decidere in modo amorevole e intelligente cosa fare per aiutarlo. Occorre comprendere il livello evolutivo su cui ognuno è posto (a partire da se stessi) per sapere come aiutarlo a fare il suo prossimo passo, come vuole il suo destino.
Come si vede, amare non è facile… ma d’altronde se lo fosse saremmo già tutti dei Maestri Spirituali. Non è facile perché la personalità è letteralmente incapace di amare. Quando l’umanità era sul piano emotivo, amare sembrava molto più facile perché bastava elargire dei sentimenti al posto delle emozioni. Era, però, un amore possessivo, esclusivo ed egoistico che non teneva conto delle conseguenze. Amare con l’intelletto è molto più difficile, perché la mente inferiore è portata alla critica e alla separatività. L’amore, infatti, non appartiene alla personalità ma all’Anima o Angelo Solare o Coscienza Causale. È con questo grande Maestro spirituale che dobbiamo entrare in rapporto, affinché ci insegni cosa sia veramente l’Amore e ci guidi alla sua applicazione quotidiana.
Come farlo è descritto nell’Insegnamento che la Gerarchia Spirituale ci ha lasciato nel corso dei secoli. Studiare questo Insegnamento, meditare su di esso e applicarlo nella vita, questo è il triangolo basilare del successo. Da sempre i Maestri Spirituali ci ripetono che essi non ci tengono alla devozione nei loro confronti, perché ciò che veramente conta è l’evoluzione dell’Umanità e l’applicazione del Piano Divino.
Stasera gli Angeli Solari sono in silente attesa, pronti alla chiamata di chi è seriamente intenzionato a conoscere il Cristo e ad intraprendere la lunga e dura disciplina che lo porterà a fissare dentro di sé la Coscienza d’Amore.
Non deludiamoli!
FONTE: http://www.coscienzaetica.it/articoli/discorsi-feste/solstizio-dinverno-2014/
Se è vero che il materialismo impera, negli ultimi anni ho iniziato a vedere un lento ma graduale risveglio delle coscienze ... è per questo che guardo con grande ottimismo al futuro dell'umanità; possiamo fare grandi cose se riusciremo a desiderare quelle giuste.
RispondiEliminaNel frattempo ti auguro sinceramente un buon Natale.
Grazie Mr. Loto,
Eliminasono d'accordo con te. Se è vero che, apparentemente, pare che tutto vada male, e ancor più vero che, essenzialmente, molte cose positive già esistono e si mostrano sempre più. Anche se le giornate cambiano e le stagioni cambiano, il Sole continua a brillare, Illuminare e scaldare. Io, come te, cerco di vedere il più possibile ciò che è Buono, Bello, Vero, e, se lo cerco, lo vedo e lo trovo: in me, negli altri e nel mondo. Cerco di sottolineare ciò che unisce e non ciò che divide: "L'unità nella Diversità".
Con l'occasione Tanti cari Auguri di cuore anche a te e a tutti i tuoi Cari.