lunedì 18 marzo 2019

KAMA MANAS (Desiderio Mente)

MANAS

(Sanscr.) - Il Principio della Mente, che diventa duale appena si manifesta nella costituzione umana. Esotericamente viene diviso in Manas Superiore e Manas inferiore, exotericamente si può dire che esso è l'organo interno, ma anche il senso comune, che assicura la relazione dell'atman con ogni dato empirico. Letteralmente, "la mente", la facoltà mentale che fa dell'uomo un essere intelligente e morale, e lo distingue dal semplice animale; è un sinonimo di Mahat. Quando non qualificato, esso significa l'EGO Superiore, o il Principio senziente che si reincarna nell'uomo. Quando è qualificato , viene chiamato dai Teosofi Buddhi-Manas o Anima Spirituale, in opposizione al suo riflesso umano - Kama-Manas. Il Manas umano procede dall'Akasha, il quinto principio cosmico universale (di cui l'Etere è la forma più grossolana), una materia radiante, fredda, diatermica, plastica, creatrice nella sua natura fisica, correlativa nelle sue parti e nei suoi aspetti più grossolani, immutabile nei suoi principi superiori. Nell'uomo è il quinto principio a partire dal basso, il terzo a partire dall'alto; si chiama Principio Mentale o Anima Umana. Eliphas Levi identifica il Manas con Nephesh, la terza anima, quella umana, nel suo aspetto più luminoso ed animale, il soffio della vita istintiva. In realtà le due cose non sono uguali, poiché Nephesh può essere assimilata a Prana, più che a Manas. Questi appartiene alla Triade superiore, quella immortale, fondamentalmente cerca di seguire la luce di Buddhi e raramente vi riesce. Manas è duplice, come è stato già detto : il Superiore è collegato a Buddhi e lo segue dopo la morte del corpo fisico, lo Inferiore è legato al quaternario fisico, di cui segue tutte le vicende. Dopo la morte del corpo, Manas segue Atma e Buddhi nel Devachan e fornisce il supporto per lo stato di percezione e di coscienza per la Monade disincarnata. Tale funzione avviene anche in vita, quando in sogno Manas (o il cervello per la scienza) diventa il teatro concreto nel quale i sogni stessi si svolgono. Manas e Kama sono i principi umani che legano la coppia superna (Atma e Buddhi) con i tre principi più bassi (Prana, Linga Sharira e Shtula Sharira). Il Manas Superiore è l'Ego umano, il collegamento fra l'Uomo Spirituale ed il cervello fisico. Esso è il Fuoco vivente che dà alla mente umana l'autocoscienza e l'autopercezione, è il principio cosciente della Monade umana. Il Manas è il principio che si reincarna, il Nous o Mente, che domina sull'ego animale e lo comanda, quando non si lascia da esso trascinare in basso. Il veicolo del Manas è il Kama-rupa, il corpo delle passioni e dei desideri, il quarto principio umano. I due, assieme, formano Ahamkara, l'Ego personale, che evolve la coscienza individualizzata. Il Manas è un raggio diretto che proviene da Mahat, l'Intelligenza universale; alcuni lo intendono quale sede del libero arbitrio dell'uomo. L'aspetto inferiore di Manas cade sotto l'influenza della Luna e diventa Lucifero nell'uomo, la luce di Mahat buona e cattiva, il Redentore ed il Tentatore: ogni uomo, quindi, è il Liberatore e Salvatore di sè stesso, sempre che lo voglia; ed ogni uomo è il Satana di sè stesso, se sceglie la strada dell'Ego animale. Manas è collegato al cinque attraverso il Pentagono, simbolo dell'uomo pensante. Il suo aspetto superiore cade sotto l'influenza del Sole: è la ragione umana che caratterizza l'Anima. Nelle Upanishad più antiche, manas ha il significato di "spirito" e assieme a Vach (parola) e Prana (respiro) costituisce una delle tre condizioni del Purusha; successivamente il suo significato si limita progressivamente a quello sankhya di "senso interno" che coordina l'attività dei sensi. L'assimilazione mitologica del manas al Soma, "mentale-luna", risale all'epoca vedica ed è presente in tutte le Upanishad. 
MANAS KAMA
(Sanscr.) - Letteralmente, "la mente del desiderio". Per i Buddhisti è il sesto Chadayatana, i sei organi della conoscenza, di cui Klichta è il più alto e li sintetizza tutti e sette, la cui percezione spirituale è sporcata da questo (basso) Manas, o "Anima-animale Umana", come è chiamato dagli Occultisti. Mentre il Manas Superiore, o "Ego", si riferisce direttamente a Vijnana (il 10^ dei 12 Nidana) - che è conoscenza perfetta di tutte le forme di conoscenza, collegata sia al soggetto che all'oggetto della concatenazione nidanica delle cause e degli effetti, Kama Manas, l'inferiore, è solo uno degli Indriya o organi (radice) dei Sensi. Molto poco si può qui dire del Manas duale, poiché la dottrina che lo tratta viene dichiarata esplicitamente solo nei lavori esoterici. La sua citazione, quindi, può essere solo molto superficiale.

TAMAS

(Sanscr.) - Letteralmente significa "insensibilità, pesantezza, sporcizia, inerzia"; è una delle tre qualità della materia, la qualità delle tenebre; è anche ignoranza, poiché la materia è cieca. Un termine usato nella filosofia metafisica, con il significato di oscurità-caos, sia sul piano cosmico che su quello esistenziale. È il più basso dei tre guna o qualità fondamentali, quello che è predominante negli animali; nell'uomo può essere inteso come "ottundimento mentale". 

GUNA 

(San.) - Qualità della Natura; attributi quali un filo, anche una corda; caratteristiche della Natura. Sono i costituenti che servono a classificare gli esseri. Secondo la filosofia Sankhya, Prakriti (la Natura) è pervasa da tre qualità (i Triguna) : Sattva, la qualità della bontà; Rajas, la qualità dell'attività; Tamas, la qualità della passività. I Guna hanno l'effetto di avvincere e di condizionare il Sè in modi diversi. L'effetto sull'anima della condizione più grossolana ed ottusa (Tamas), è l'oscurità e l'indolenza. L'affinamento delle forme dell'intelligenza permette di passare allo stato "rajasico", nel quale si è in grado di riflettere sullo scopo dell'Anima. Esso rappresenta il primo stadio evolutivo della psicologia dell'individuo : si passa dall'inattività all'abbandono sull'onda dei ricordi. Ma la vera azione è il terzo passo, e per la sua scelta occorre molta saggezza : sattva. La trascendenza dei Guna si ha quando si vedono i Guna operare fra i Guna.


Il KAMA-MANAS (desiderio-mente) è il sé personale dell'uomo; è il manas inferiore che conferisce la nota individuale, per cui la personalità riconosce se stessa come "io" e, diventando intellettuale, si crede un'entità separata da tutti gli altri esseri, e non si rende conto dell'unità esistente al di là dei suoi sensi. 
Le impressioni ricevute dal corpo astrale sono meno durature da quelle ricevute dal corpo mentale che le riproduce costantemente, servendosi della memoria e dell'immaginazione. 
Il manas inferiore, quando conquista e sottomette kama (il corpo emozionale), diventa la guida delle più elevate facoltà mentali. 
La certezza di poter dirigere se stessi proviene dalla consapevolezza che la natura superiore può dominare quella inferiore, quantunque quest'ultima opponga una strenua resistenza. Questo avviene quando il volere dell'uomo, che proviene dall'interno, padroneggia le circostanze esterne, perché guidato dalle esperienze accumulate. 
Con il controllo di kama, il manas superiore diventa sempre più capace di trasmettere gli impulsi provenienti dall'Ego e che fluiscono nel cervello mediante il manas inferiore. 

L'Ego si manifesta soltanto quando le tempeste sono finite e la calma è profonda, solo allora "la Voce parla". 
L'Ego o Anima, quantunque sia onnisciente sul suo piano, nei mondi inferiori lo è solo in latenza, e raramente il manas inferiore afferra qualche lampo nel cervello fisico della conoscenza proveniente dal corpo causale, sorgente principale di ogni sapienza. 
Bisogna tenere presente che quando il corpo mentale è colpito da un'onda pensiero, sorge una tendenza a produrre un pensiero simile a quello sorto nella mente di chi a dato origine all'onda e la sua potenza dipenderà dalla forza e dalla chiarezza con cui è stata costruita. 
Tutti coloro che pensano hanno quindi una grande responsabilità, perché inevitabilmente i loro pensieri colpiranno una grande quantità di gente. Perciò noi dobbiamo costantemente irradiare pensieri d'amore, di calma, di pace, di aiuto e di buona volontà, servendoci della potenza del pensiero. 
La potenza di pensiero di più persone formulata all'unisono è sempre più potente della somma dei loro pensieri separati, perciò è estremamente utile che ci siano riunioni costanti di gente capace di generare forme-pensiero di alto livello. 



Il principio Kama-manasico 

Tutto questo è stato riconosciuto sia nella tradizione occulta orientale, sia in quella occidentale. In Oriente, le due attività dell'emozione e del pensiero sono raggruppate insieme sotto il termine Kama-Manas. Kama significa "desiderio" e Manas indica la "mente". Al di sopra di questo duplice aspetto, si riconosce anche il piano o livello del pensiero puro, indicato con il termine "Piano Manasico". 
Nella tradizione occidentale si trova la stessa idea del concetto cabalistico di ciò che viene chiamato Ruach o "anima ragionevole". Anche qui si dice che al di sopra di questo regno esiste un'altra regione in cui dimora l'aspetto dell'uomo che i Cabalisti chiamano Neschmah o Anima Superiore.  
E' necessario separare questi due elementi, emozione e pensiero, che formano il ruach o principio Kama-manasico nell'uomo. Ci proponiamo di trattare l'aspetto emotivo o "astrale" come quello in cui predomina la "forza". Vi è un certo dualismo fondamentale in tutti i regni della natura: una divisione in regni di "forza" e in regni di "forma". Ogni livello è costituito da questi due aspetti, ma le proporzioni variano secondo i diversi livelli di manifestazione. 
Quindi, la terra fisica è un piano di "forma", ma in realtà l'apparenza è il risultato di forze congiunte e bloccate. La sua caratteristica principale è l'inerzia. E' un livello di stabilità, e la materia fisica non cambia posizione da sola, a meno che non agisca su di essa qualche forza esterna. I livelli eterici del mondo fisico sono l'aspetto "forza", e la materia, come noi la vediamo, è l'aspetto "forma" di tale livello fisico. 
Sul piano emotivo e "astrale", le posizioni s'invertono. La sostanza della luce astrale è caratterizzata da un'estrema mobilità; è "fluidica" e ha la capacità proteiforme di assumere mille forme evanescenti sotto il condizionamento delle diverse influenze. Può venire considerata come un regno di luce vivente; una luce che in un istante può assumere una forma temporanea. 

                                            http://lifarnur.blogspot.com/2014/06

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