mercoledì 25 maggio 2011

Possano tutti gli esseri dell'universo essere felici



"L'amore è la nostra vera essenza. L'amore non ha limitazioni di casta, di religione, di razza o di nazionalità. Noi siamo tutti perle infilate insieme nello stesso filo d'amore".
Amma

"Questo è il momento di risvegliare l'amore e la compassione dentro di noi. Questo è il tempo di pregare con il nostro cuore e di lavorare con le nostre mani. Porgiamo il nostro aiuto a quelli che stanno soffrendo e accendiamo quindi luci di amorevolezza e di compassione".

Un'omelia in chiesa? Una bella frase? Un invito retorico? No. Molto, ma molto più di tutto questo. Perché chi ha pronunciato questa frase, all'inizio del 2005 in una celebrazione interreligiosa delle Nazioni Unite, unisce alle parole le azioni e ha mobilitato decine di migliaia di persone in tutto il mondo, di tutte le fedi, tutte le religioni, tutte le nazioni, per iniziative concrete di aiuti umanitari alle popolazioni più svantaggiate, servizi sociali per riabilitare i poveri dando loro strumenti concreti per migliorare il livello di vita, e poi ancora case, scuole, ospedali... una persona sola ha fatto più di quanto i governi stessi riescono a fare in alcuni paesi, ha donato 22 milioni di dollari alle vittime dello tsunami, un'altro milione a quelli dell'uragano Kathrina.
Ma chi è? Chi è che sta facendo quello che persino un Rothschild dei nostri tempi non vorrebbe e, probabilmente, non potrebbe neppure fare?

Una donna. Più che una semplice donna. Una donna che ha dedicato la sua vita a una maternità su scala planetaria, una donna che si sente madre di tutta l'umanità e come tale gira il mondo per risvegliare i suoi figli e, prima di tutto, per abbracciarli.

Amma, la mahatma che abbraccia. Così è conosciuta in tutto il mondo ormai. Una donna piccola, dolce, bruna come il cioccolato più profumato, bella, incredibilmente bella, che da trent'anni - dal Kerala, nel sud dell'India, sta girando il mondo per abbracciare i suoi figli.

Già 24 milioni di persone hanno ricevuto il suo abbraccio. Non un gesto formale, un gesto unico, personalizzato, profondo, avvolgente, che ognuno vive in modo particolare. Se per alcuni è semplicemente un momento inusuale e spesso toccante, per altri è fonte di profonda commozione, e per altri ancora è l'inizio di un risveglio -
sicuramente a lungo covato interiormente - a una visione diversa della vita, più ampia, più aperta a significati che oltrepassano la lotta personale per la sopravvivenza o il raggiungimento di standard apparenti di qualità della vita.

Il lavoro di Amma continua. In questi giorni è in Italia, da più di 15 anni, ormai, il suo è un appuntamento annuale nel nostro paese, e ogni anno le iniziative concrete da lei create e avviate crescono in numero ed efficacia. E' questa la vera prova della validità di un discorso spirituale: quello che uno fa, davvero!

Amma incarna non solo l'archetipo del femminile, ma una delle due polarità della vita stessa, quella della terra, complementare al cielo, quella della vita sulla terra, completare alla vita eterna.
Amma è madre ed è Madre, è Madre Terra ed è la materia che si lascia infondere di energia del cielo, di spirito, di percezione più ampia del senso della vita, di sguardo che spazia - forse per la prima volta davvero - attorno a sé. E' un'energia che vuole risvegliare, adesso, e non quando questo nostro prezioso corpo non l'avremo più e dall'alto dei cieli rimpiangeremo tutto quello che non avevamo capito - e quindi fatto! - in questo breve ma incomparabilmente prezioso tempo che ci viene dato sulla Terra. Perché aspettare tanto? Svegliamoci adesso!


(di Amma)

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