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sabato 7 giugno 2014

Gli Alberi e Noi (O. M. Aivanhov)

 

« Un albero è un serbatoio di energie che vengono dalla terra e dal sole. Queste energie circolano incessantemente nell'albero partendo dalle radici fino all'estremità dei rami, ed è possibile captarle.
Vi trovate in un giardino o in una foresta: scegliete un albero, il più grande e il più bello, e addossatevi a lui mettendo la vostra mano sinistra sulla schiena, con il palmo contro il tronco, e il palmo della mano destra sul vostro plesso solare. Poi concentratevi e chiedete all'albero di darvi la sua forza...
Riceverete quella forza dalla mano sinistra e, attraverso la mano destra, la riverserete nel vostro plesso solare. È una sorta di trasfusione di energie, come se l'albero vi donasse la sua linfa. E quando vi sentirete ricaricati, ringraziatelo.
Vi chiederete come un albero possa veramente aiutarvi... Vi aiuterà se lo considerate un essere vivo e intelligente, e se lo amate. Grazie alla comprensione e all'amore, stabilirete con l'albero una relazione armoniosa, e a poco a poco sentirete che tale relazione vi rigenera e vi dà la gioia. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

domenica 18 agosto 2013

Buone Notizie! (041) Pessimista e Ottimista

 

Volgiamo l'attenzione verso il Positivo
senza nasconderci il negativo…
Un pessimista vede difficoltà in ogni opportunità,
un ottimista vede opportunità in ogni difficoltà.
Winston Churchill 

.:.

 La differenza tra l’ottimista e il pessimista
La maggior parte di noi ambisce a traguardi che, per le leggi di natura, sono assolutamente raggiungibili. Tuttavia la strada verso questo traguardo è spesso piena di difficoltà, e qui nasce la differenza tra l’ottimista e il pessimista. Il pessimista crede che la difficoltà sia ciò che lo ostacola nel raggiungere il proprio obiettivo, e si arrende. L’ottimista sa invece che la difficoltà è ciò che deve superare per raggiungere il proprio obiettivo, e questo significa che di fronte ad una difficoltà abbiamo una grande opportunità.

http://www.comecambiarevita.net/7-frasi-sul-pensiero-positivo-che-ti-aiutano-a-pensare-meglio/

Siamo più attenti al negativo che al positivo. 
sosteniamo_terraAvrete sicuramente notato che quando si scrive o si parla di notizie positive c’è sempre, da parte di qualcuno, la tendenza a minimizzare o a richiamare il suo opposto negativo. In questo particolare momento di crisi economica, culturale e morale mettere in evidenza solo gli aspetti negativi della realtà che ci circonda sembra essere l’unico…   Leggi tutto

 

 Abbracciare gli Alberi migliora la Salute Il Giornale Online
Abbracciare gli alberi, un’idea della “hippy generation” molto criticata, è stata adesso provata scientificamente. Contrariamente alle credenze popolari, toccare un albero rende più sani. In effetti non importa neppure toccare l’albero per star meglio, il solo essere nelle sue vicinanze ha lo stesso effetto.
Matthew Silverstone prova scientificamente che sono le proprietà vibrazionali degli alberi e delle piante a darci i benefici in termini di salute, non gli spazi verdi e aperti.

 

Mai arrendersi (Sr Chinmoy) 
Testi e immagini per la meditazione - yoga - meditation - zenContinua a provare! Accade spesso che sia l’ultima chiave ad aprire la porta.
Allo stesso modo, è la tua ultima preghiera che ti può dare la salvezza ed è la tua ultima meditazione che ti può dare la realizzazione.
Consideriamo la meditazione come una fame interiore.
Una meditazione di successo dipende interamente dal tuo pianto interiore. Quando un bambino è affamato, veramente affamato, piange. Egli può essere al primo piano e la madre al terzo, ma quando la madre sente il suo pianto, scende immediatamente per dargli da mangiare.

L'Italia che ce la fa
RAPPORTO SYMBOLAEsiste un’Italia innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente, soprattutto sui mercati globali, tanto da esprimere quasi mille prodotti con saldo commerciale attivo da record: i dati del Rapporto Symbola in questa infografica di Centimetri:

 

 

 

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Link di Buone Notizie:
- http://www.goodnewsagency.org/it/home.php
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- http://www.cacaonline.it/
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- http://www.repubblica.it/solidarieta/
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- http://it.notizie.yahoo.com/good-news/
- http://www.corriere.it/cronache/speciali/2012/buonenotizie/
- http://www.tuttogreen.it/
- http://logopsicosofia.blogspot.it/

Se conoscete qualche buon sito che pubblica Buone Notizie fatemelo sapere. Grazie! ;-)

 


domenica 26 agosto 2012

sabato 5 maggio 2012

Buone Notizie! (007)

Ridere è una cosa seria ma non triste
BUONE NOTIZIE!

(N. 07)
SABATO 5 MAGGIO 2012 





RIDERE
Lamentarsi-che-felicità!Ridere sviluppa le capacità di problem solving (creatività), aumenta le capacità logico cognitive e promuove tanto l’autostimaquanto il team buiding.

La vera trasgressione è la GioiaLa difficile conquista della Gioia nel malessere d’oggigiorno: totale disponibilità alla vita, apertura di cuore e resa al divino sono gli ingredienti.

AMBIENTE
India: Mulai, crea foresta di 550_ettari. L'uomo che piantava alberi 

Con le sue sole forze, Jadav 'Mulai' Payeng, nativo indiano, ha trasformato un esteso banco di sabbia lungo le rive del fiume Brahmaputra in una rigogliosa foresta di 550 ettari. Nel corso di trent'anni una zona sterile è stata invasa da una grande biodiversità di flora e fauna selvatiche, comprese specie in via di estinzione.

Le dieci città più ecologiche del pianetaProgetti eco-sostenibili, energie alternative, biciclette al posto delle macchine. Il mondo non è fatto solo di emissioni e smog, ma ci sono delle oasi felici.


SOCIETA'

Il seme della democrazia partecipativaA Capannori, i cittadini hanno contribuito all’elaborazione del bilancio comunale del 2012, gestendo 400mila euro. Saranno investiti nella scuola pubblica.

sabato 25 giugno 2011

Futurama § Quando pianti un albero

Il fatto è che quando pianti un albero devi pensare a come diventerà: devi vedere il suo futuro, prevederlo.
Fargli posto per quando sarà grande.
Se no, troppo comodo: tu ti metti attorno tutti gli alberi che vuoi e poi quando sono cresciuti che non ti stanno più in casa, cosa ne fai, li butti?
Bisogna farcene carico, del futuro di chi ci sta intorno.
Bisogna pensarci a quel che sarà di loro.

di Paola Mastrocola, Una barca nel bosco

Fonte: Palo Borracho - Il futuro

 

 

 


martedì 28 settembre 2010

L'UOMO CHE PIANTAVA ALBERI

Estratto dal libro di Jean Giono
 
 MAMIAT16Una quarantina d'anni fa, stavo facendo una lunga passeggiata, tra cime assolutamente sconosciute ai turisti, in quella antica regione delle Alpi che penetra in Provenza ... quel deserto di lande nude e monotone, tra i milledue e milletrecento metri di altitudine. L'unica vegetazione che vi cresceva era la lavanda selvatica ... dopo tre giorni di marcia ... mi accampai di fianco a un villaggio abbandonato. Non avevo più acqua e avevo necessità di trovarne. Quell'agglomerato di case, benché in rovina, mi faceva pensare che dovevano esserci stati, una volta, una fonte o un pozzo. C'era difatti una fonte, ma secca. Era una bella giornata di giugno, molto assolata ma, su quelle terre senza riparo e alte, il vento soffiava con brutalità insopportabile. Dovetti riprendere la marcia.
Cinque ore più tardi, non avevo ancora trovato l'acqua e vedevo dappertutto la stessa aridità ... Mi parve di scorgere in lontananza una piccola figura ... mi avvicinai ... Era un pastore. Una trentina di pecore si riposavano accanto a lui. Mi fece bere dalla sua borraccia e, poco più tardi, mi portò nel suo ovile. L'uomo parlava poco, come nella natura dei solitari, ma lo si sentiva sicuro di sé e confidente ... Era una persona insolita in quella regione spoglia di tutto. Non abitava in una capanna ma in una vera casa di pietra, ed era evidente come il suo lavoro personale avesse rappezzato la rovina che aveva trovato al suo arrivo. Divise con me la minestra e dopo prese un sacco e rovesciò sul tavolo un mucchio di ghiande. Si mise a esaminarle l'una dopo l'altra con grande attenzione, separando le buone dalle guaste.

L'indomani il pastore fece uscire il suo gregge e lo portò al pascolo. Prima di uscire, bagnò il sacco in cui aveva messo le ghiande meticolosamente scelte e contate. Notai che, in guisa di bastone, portava un'asta di ferro ... Arrivato dove desiderava, cominciò a piantare la sua asta di ferro in terra. Faceva così un buco nel quale depositava una ghianda, dopo di che copriva il buco: piantava querce. Gli domandai se quella terra gli appartenesse. Mi rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva; supponeva fosse una terra comunale o forse proprietà di gente che non se ne curava. Piantò così cento ghiande con estrema cura. Da tre anni piantava alberi in quella solitudine. Ne aveva piantati centomila ... ne erano spuntati ventimila ... di questi contava di perderne la metà ... restavano diecimila querce che sarebbero cresciute in quel posto dove prima non c'era nulla...
MAMIAT24
Fu a quel momento che mi interessai dell'età di quell'uomo. Aveva evidentemente più di cinquant'anni. Si chiamava Elzéard Bouffier.  Aveva posseduto una fattoria in pianura. Aveva perso il figlio unico, poi la moglie. S'era ritirato nella solitudine dove provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Aveva pensato che quel paese sarebbe morto per mancanza di alberi. Aggiunse che, non avendo altre occupazioni più importanti, s'era risolto a rimediare a quello stato di cose.
L'anno seguente ci fu la guerra del '14 che mi impegnò per cinque anni. Finita la guerra mi ritrovai con il desiderio di respirare un poco d'aria pura. Senza idee preconcette, ripresi la strada di quelle contrade deserte. Il paese non era cambiato. Tuttavia, oltre il villaggio abbandonato, scorsi in lontananza una specie di nebbia grigia che ricopriva le cime come un tappeto. 

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