martedì 21 giugno 2011

Il rapporto di coppia nella Nuova Era

Fonte: Il rapporto di coppia nella Nuova Era


Nell'Era dell'Acquario, il rapporto di coppia è tra le tappe più importanti della nostra evoluzione interiore, perché implica la scoperta e l'accettazione, dentro ognuno di noi, della nostra parte maschile e di quella femminile, per raggiungere innanzi tutto all'interno quel senso di unità e di fusione armonica con l'"esterno" che costituisce da sempre una delle mete più elevate della ricerca spirituale. In tal senso, il compagno o la compagna che ci siamo scelti ci fanno da specchio, ossia sono l'esteriorizzazione rispettivamente della nostra parte maschile e della nostra parte femminile.  Se dunque abbiamo dei rapporti conflittuali con l'altro sesso, probabilmente è proprio perché non accettiamo la nostra parte maschile, se siamo donne, o femminile, se siamo uomini.

Da questo punto di vista, è importante imparare a considerare il nostro compagno o la nostra compagna i nostri "maestri", perché, se cerchiamo di comprenderli e di accettarli, riusciamo a comprendere e ad accettare l'"altra metà" di noi stessi (e non a caso si chiama la persona amata "la mia metà"). 
Vale senz'altro la pena di tentare, perché l'unione di Yin e Yang che si verifica in un rapporto di coppia armonioso permette il superamento dell'ego e la nascita di un equilibrio superiore.

ALLA RICERCA DELL'ARMONIA COSMICA
Anche gli antichi mistici orientali parlano simbolicamente di unione ed equilibrio di forze del Cielo (maschili) e della Terra (femminili), da cui scaturisce un'armonia cosmica. Secondo un'antica espressione popolare ispirata al Tantra (lo "Yoga dell'amore") indiano, "Shiva (il principio maschile) senza Shakti (il principio femminile) è un cadavere". Per quanto bella e significativa, però, l'espressione citata, è sintomo di una cultura (sia orientale sia occidentale) che finora ha quasi sempre considerato la donna in funzione dell'uomo, e quindi ha più o meno teso ad usare l'energia maschile, quella più aggressiva, che rappresenta la nostra capacità di pensare ed agire concretamente
nel mondo fisico, per reprimere e controllare l'energia femminile, dolce e ricettiva, che si esprime attraverso l'intuito, l'amore e la comprensione. Questo condizionamento culturale ha prodotto degli stereotipi che abbiamo davanti agli occhi ogni giorno. Da una parte, abbiamo il "maschio" tradizionale, che è stato abituato a negare ed a reprimere il proprio aspetto femminile, assumendo degli atteggiamenti freddi, controllati e repressivi nei confronti delle donne, dalle quali è segretamente terrorizzato perché gli ricordano l'aspetto femminile che lui tenta di negare.
 Dall'altra, c'è la "femmina" tradizionale, che utilizza la sua energia maschile per negare e reprimere la forza femminile insita in lei, il che la rende inerme, sottomessa agli uomini, priva di un equilibrio emozionale ed incapace di esprimere la propria forza, perché timorosa che, se l'uomo la scoprisse, la lascerebbe.

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(di Giampiero Cara e Annalisa Antodicola)


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