martedì 28 giugno 2011

Insoddisfazione

Evolvendosi, l’uomo acquista maggiore consapevolezza dei propri poteri: forza, intelligenza, abilità tecnica, mentre parallelamente sviluppa un senso oscuro, ma intenso, che vi sono dei poteri più grandi, latenti nell’uomo, che egli deve realizzare (una "divina insoddisfazione").
Roberto Assagioli

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Possono esserci vari tipi di insoddisfazione: fisica, emotiva, mentale, relazionale, spirituale...

  1. A livello fisico, può essere connessa a bisogni non soddisfatti: sessualità, attività fisica, prestanza, appagamento,  gusto di vivere e di muoversi sul pianeta...
  2. A livello emotivo: carenze affettive e relazionali,  mancanza di gioia di vivere...
  3. A livello mentale: dubbi esistenziali, filosofici, ...
  4. A livello intuitivo: senso della vita, spiritualità, ...
  5. A livello della personalità e dell'io
  6. A livello dell'anima, spirito  o Sé transpersonale

Si può manifestare in vari ambiti:

  • familiare
  • sociale
  • relazionale, sentimentale (tipica la "sofferenza d'amore" d'epoca romantica...)
  • nel lavoro
  • nella ricerca del successo
  • in campo artistico
  • in ambito religioso-spirituale (in questo caso si parla di "divina insoddisfazione" o di eterna insoddisfazione)
  • in ambito filosofico (si parla anche di eterna insoddisfazione o di insoddisfazione esistenziale legata alla condizione umana. Famosi i libri di Sartre e di Moravia).

Le categorie che abbiamo elencato servono solo a dare un'idea d'insieme del fenomeno e non vanno viste separate le une dalle altre in quanto si compenetrano e si alternano in quella che spesso viene anche chiamata la danza della vita.

Oggi vi proponiamo questo articolo, che riteniamo utile, che parte da soluzioni sul piano fisico che coinvolgono, però, anche altri livelli. Ricordiamoci che può essere una buona cosa "ringraziare" il proprio corpo dopo un lavoro faticoso fatto bene...

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Perennemente insoddisfatti: cosa fare
di Bianca Maria Fracas

"L’insoddisfazione è la conseguenza del crearsi delle aspettative irrealizzabili, e il lamentarsi non è altro che lo specchio del nostro modo di essere, ovvero una predisposizione naturale a cogliere solo i lati negativi delle persone, dei luoghi e delle situazioni che incontriamo."

Sono molte le persone che qualunque cosa facciano e qualsiasi situazione incontrino, si sentono insoddisfatti. L’insoddisfazione è la conseguenza del crearsi delle aspettative irrealizzabili, e il lamentarsi non è altro che lo specchio del nostro modo di essere, ovvero una predisposizione naturale a cogliere solo i lati negativi delle persone, dei luoghi e delle situazioni che incontriamo.
Le persone che vivono in questo modo, dovrebbero imparare a pensare che nella vita ci sono sempre degli imprevisti negativi, ma che l’uomo è dotato di una capacità di adattamento, proprio come gli animali; l’importante è imparare ad affinare questa capacità.
È importante lasciarsi alle spalle le delusioni e essere propositivi verso le novità, sempre con un pizzico di spirito dell’avventura. Inoltre è importante imparare a cambiare abitudini, per insegnare al cervello a riorganizzarsi in modo creativo. Dal momento che la realtà rimane la stessa, vale la pena vederla sotto un altro aspetto; in questo modo apprezzeremo molto di più anche le cose che non sono perfette.

Un utile esercizio
L’ingrediente fondamentale per imparare ad essere meno insoddisfatti delle situazioni è essere fieri del proprio fisico; in questo modo si attenueranno le sensazioni di insoddisfazione.
Per avere una visione migliore di sé è utile imparare a sentire il proprio corpo e a muoversi in armonia con se stessi. Proviamo a camminare a quattro zampe, a fermarci a chiudere gli occhi e immaginarci dall’esterno. È uno degli esercizi che la Mind & Body Therapy insegna; le sedute sono seguite da uno psicoterapeuta, si svolgono in palestra e prevedono diversi esercizi come quello sopra descritto, o come quelli in cui si chiede al soggetto di sentire il peso del corpo prima sulle braccia, poi sulle gambe ed infine alzarne una per diminuire la tensione. Questa terapia amplifica le sensazioni del corpo per ottenere una percezione di benessere, condizione necessaria per essere più soddisfatti.

FONTE:
- http://www.guidapsicologia.com/002145_perennemente-insoddisfatti-cosa-fare.html

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A volte l’uomo è straordinariamente,
appassionatamente innamorato della sofferenza.
(Fëdor Michajlovic Dostoevskij)
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LINK sull'insoddisfazione:
- Definizioni, Dizionario della Felicità
- La causa dell’insoddisfazione: il desiderio
- Gli insoddisfatti
- Storielle e aneddoti
- Ontologia dell'insoddisfazione
- L'insoddisfazione quotidiana
- Sinonime, contrari, traduzione
- Insoddisfazione cronica, non godere della vita
- Insoddisfazione e immagine corporea
- Insoddisfazione personale
- Un antidoto contro l'eterna insoddisfazione
- Divina insoddisfazione e incarnazione
- Divina insoddisfazione e cambiamento

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Questa divina insoddisfazione significa che
all'interno della mia anima
si muove un impulso destinato a procurarmi grandi soddisfazioni.
Salvador Dalì

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AFORISMI E FRASI SULL'INSODDISFAZIONE: (tratti da: www.frasi.net)

  • Nulla è più pericoloso e mortale per l'anima che occuparsi continuamente di sé e della propria condizione, della propria solitaria insoddisfazione e debolezza. Hermann Hesse

  • L'insoddisfazione segue l'ambizione come un'ombra. Henry H. Haskins

  • La noia, l’insoddisfazione, è la molla prima di qualunque scoperta, piccola o grande. Cesare Pavese

  • Chi raggiunge il successo non fa altro che spostare la sua insoddisfazione più in alto. Gianni Monduzzi 

  • Il comparare è la fine della felicità e l’inizio dell'insoddisfazione. Sören Kierkegaard

  • Il desiderio è il motore che spinge la vita. Ciò che si desidera resta desiderio finché non si soddisfa. Vivere è desiderare, desiderare è insoddisfazione, dunque la vita è tristezza. Riccardo Crupi 

  • Siamo venuti in questo mondo non per noi stessi, ma per fare del bene agli altri. Siamo venuti qui per dare, non per ricevere.
    Due strade si aprono dinnanzi ad ognuno: servire se stesso o servire il prossimo.
    Scegliere quale sarà la tua autentica ispirazione di vita. La scelta di se stesso è più comoda, il Servizio al prossimo esige un sacrificio. Ma, se ci si riflette, il servizio di se stesso significa diventare schiavi della propria ambizione e da ciò nasce invidia e insoddisfazione. Mentre nel servizio del prossimo si è liberi, non si lavora per una ricompensa, né in competizione con gli altri. Si è liberi di esprimere il proprio amore: e la cosa curiosa dell'Amore è che più se ne dà, più copiosamente esso ci viene restituito! Buona Strada nel Servizio! Baden Powell

  • I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo. Fernando Pessoa

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“Esiste una vitalità, una forza vitale, un’energia, un’accelerazione che si traduce,
tramite te, in azione e, visto che in ogni momento tu sei unica, questa espressione è
unica [...] Devi mantenerti aperta e conscia nei confronti degli impulsi che ti
motivano. Mantieni aperto il canale [...] [Non esiste] nessuna soddisfazione in
nessun momento. Esiste solo una strana, divina insoddisfazione, una benedetta
irrequietezza che ci fa andare avanti e ci rende più vitali degli altri.”

Martha Graham ad Agnes De Mille, Dance to the Piper1

 

E' una legge fondamentale della vita che l'amore ti condurrà a un'insoddisfazione sempre più profonda.
Alla fine, l'amore ti condurrà a un'insoddisfazione tale da creare in te l'anelito per l'amante supremo, il divino,
allora comincerai a ricercare l'innamoramento definitivo.
(Osho)

 

DIVINA INSODDISFAZIONE

In ogni essere c’è una profonda spinta interiore verso una forma di vita superiore, una forza fondamentale ma insistente che ci spinge - come il fiore che spontaneamente si gira verso il sole - alla ricerca di qualche cosa di più grande di noi e verso orizzonti che non sono già stati conquistati. Non è sempre facile riconoscere questa potente forza interna, soffocata  come è nei labirinti della complessa natura umana, sicché spesso essa riesce ad emergere solamente in forme distorte. Ma sono pochi coloro nei quali questa potente forza non riesce ad affiorare, sia sotto forma di potente credo spirituale, che di una migliore qualità di vita, o di attività pratica di servizio.
Questa “forza segreta” è stata chiamata la “divina insoddisfazione”, la “spinta del cielo”, la “spinta evolutiva”. Ma qualunque nome si possa darle, è pur certo che la Legge
dell’Avvicinamento Spirituale è la forza basilare che regola e governa questa potente esigenza nella natura umana. È questa legge che dà origine alle molte tecniche dell’evoluzione spirituale, all’osservanza delle varie religioni, ai metodi che portano a creare un ponte nella coscienza tra la vita esterna e quella interna, ed a fondere gli elementi materiali con quelli spirituali, sicché ne nasca “un tutto” nuovo e più vitale.
Fonte: www.istitutocintamani.org/Meditazione-Nuova-Era-ANNO-1.  pag. 74

Dentro ognuno di noi esistono qualità che derivano da una Fonte ben al di sopra della nostra personalità “normale”. L’amore, la creatività, lo spirito di servizio, l’aspirazione, il
richiamo che induce il Figliol Prodigo a ritornare alla Casa del Padre, l’apprezzamento della verità, della bellezza, della bontà; un senso anche vago della realtà “interna”, di “qualche cosa che vada oltre”, quella “divina insoddisfazione” che è alla base dell’irrequietezza della razza umana, lo spirito di avventura, il costante sforzo di migliorare tutti questi elementi sono prove che “l’uomo è un animale più un Dio vivente.”
Fonte: www.istitutocintamani.org/Meditazione-Nuova-Era-ANNO-1, pag. 86 

Gli annebbiamenti della ristrettezza di idee e della rigidità, non necessitano di molte spiegazioni. I loro effetti limitanti sono ovvi. Ma tali annebbiamenti non sempre vengono
riconosciuti, ed esistono molte ragioni che ci rendono difficile tale riconoscimento; perché vogliamo sentire intorno a noi le pareti protettive di un certo modo di pensare; a causa di ciò che potremmo chiamare “agorafobia mentale”, o timore di spostarci in nuove aree di pensiero; a causa della pigrizia mentale ed emotiva, dell’ignoranza, e di quell’autocompiacimento che deriva dall’essere completamente assorti nelle proprie credenze, convinzioni e modi di vivere.
Se dovessimo riconoscere in noi stessi simili tendenze, cerchiamo di ricordare il valore della “divina insoddisfazione”… È stato attraverso la costante sollecitazione del cuore umano e delle menti aperte di alcuni indagatori, che l’umanità ha trovato la sua strada dall’oscurità primordiale al suo attuale, comparativamente avanzato, stadio di sviluppo. Una mente chiusa ed un sentirsi nel giusto, costituiscono dei grandi ostacoli al nostro proprio progresso ed a quello di altri.
Fonte: www.istitutocintamani.org/Meditazione-Nuova-Era-ANNO-3, pag. 81

 


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