domenica 2 ottobre 2011

Il Paradiso sottosopra § Racconto di Clarissa Pinkola Estes


Riceviamo da Tomoe e pubblichiamo.
.:.

SUL PERDONO
Vi propongo questa storia bellissima, tratta dall’ultimo splendido libro della scrittrice, cantastorie mesemondòk, guaritrice e analista junghiana, Clarissa Pinkola Estes
Il libro si intitola: “Forte è la Donna. Dalla Grande Madre Benedetta insegnamenti per i nostri tempi.”

… C’è una storia, raccontata dalle anziane della nostra famiglia, quelle le cui mani profumano di pasta per il pane e acqua di rose,  due fragranze che, a detta loro, sono ”i profumi del Paradiso”.
Quanto è difficile entrare in Paradiso, se non si entra nell’idea culturale dominante di “chi scende e chi sale”…
Pur senza la minima mancanza di rispetto, nel Vecchio Mondo i preti che davano interpretazioni condiscendenti della Divinità di Dio erano motivo di grande ilarità per la gente dei villaggi, naturalmente dopo che se ne erano andati.
La gente stessa era di una natura incomparabilmente più semplice della nostra, e della Divinità pensava che fosse meglio della persona più buona mai conosciuta su questa Terra, e si basava su questo per essere fedele… con modi e mezzi tali da sorprendere più d’uno.
Ascoltate…








IL PARADISO SOTTOSOPRA
Un giorno Dio Padre, passeggiando per il Paradiso, s’imbatté in due vecchi zingari che, inginocchiati a terra, gettano dadi – dadi d’osso, con i punti impressi sopra a fuoco - scommettendoci su pile di monete.
Dio Padre resta scioccato. Fortemente scioccato.
Scuotendo i venerabili riccioli bianchi, prosegue; di lì a poco s’imbatte in una vecchia india che, seduta all’ombra di un grande albero, si gode un bel sigaro nero.
“Puah…così non va”, commenta Dio Padre. ”Questa non è gente degna di stare qui!”
Più in là un’intera truppa di mocciosi scatenati sguazza in pozzanghere fangose. E più si inzaccherano, più se la godono.
Poi, colmo dei colmi, ecco una coppia che, baciandosi appassionatamente, si giura eterna fedeltà su un libro sacro… che però non è la Bibbia.
La scena successiva lo manda fuori dai gangheri: un gruppo di pittori affresca la cappelletta, e chi stanno dipingendo? Proprio Lui, Dio Padre, ma, roba da non crederci, ciascuno lo rende di un colore, di una razza e persino di un sesso diverso.
“Abominio! Vergogna! Ma che succede qui? “ sbotta Dio Padre. “Tutto ciò deve finire! Com’è che questa gente è riuscita ad entrare nel MIO Paradiso?”
E decide di andare a chiederne il conto a San Pietro, che a quanto pare non fa più il suo dovere con scrupolo.
“Pietro, esigo una spiegazione! Venendo qui ho visto soldati che tremavano perché erano in astinenza e baby prostitute che cantavano lavandosi le alucce nuove. Ho visto confortare uomini e donne che avevano distrutto i loro figli, gente che aveva ancora negli occhi il dolore e la vergogna per le sbronze prese o per aver reciso la vita dalla vita."
“E, colmo della spudoratezza, un gruppo di prelati polemizzare ancora, anche quassù, su chi avesse ragione o torto in faccende ecclesiastiche, laggiù sulla Terra. E… una donna recitare una preghiera mai sentita in vita mia: “O carissima Dio Madre, santo è il tuo nome”. E poi preti giocare con i propri figli, e gente festante e danzante che mi invitava ad unirmi a loro… e un ragazzo che preparava una birra con un profumo così delizioso che a momenti mi scappava un: “Mmmm-mm”.
“O Pietro, il Paradiso è andato all’Inferno? Dappertutto tizi che parcheggiano dove gli pare,  fin sul prato all’inglese all’entrata dell’Eden, e poi si mettono ad armeggiare con i loro motori. E ragazze scosciate, e ragazzini ai quali leggi negli occhi che hanno già visto troppo di tutto, per la loro età.”
“Pietro!!” tuona Dio Padre “Com’è che ammetti gente simile in Paradiso!?  Quelle sono persone che andavano prima spedite in Purgatorio, e per restarci PARECCHIO, anche. Non è giusto che stiano qui in Paradiso!”
E San Pietro: “Caro Dio padre, non hai idea quant’è difficile tenerli fuori. Arrivano alla Porta del Paradiso, io controllo nel Libro… e gli dico: “Il tuo posto è giù… Ma loro mi guardano e mi rispondono: “Nossignore, san Pietro, guardi che si sbaglia. Il mio posto è qua in Paradiso. Mi è stato detto che sarei stato il benvenuto.”
“E com’è che si guadagnano il Paradiso, a dispetto di quanto ho stabilito?”
“Beh,Signore, sai… come dire… non è facile spiegartelo… sono cose delicate…”
“E, via, Pietro, confidati! Lo sai che sono il Misericordioso per definizione. Su, forza, sentiamo!”
“Vabbè, ma non ti piacerà…”
“Come sarebbe: non ti piacerà?” scatta Dio Padre, esasperato. “Parla e basta!”
“D’accordo allora, l’hai voluto tu. Le cose stanno così: questi si presentano alla Porta Principale, io li mando via … una volta, e due, e tre… ma loro fanno il giro dal retro del Paradiso… e là tuo Figlio e Sua Madre li fanno entrare.”

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