sabato 31 luglio 2010

Giordano Bruno e l'Amore

Giordano Bruno e l'Amore
di Giuliana Conforto
"Un'unica Forza, l'Amore, lega e da vita a infiniti mondi", scrive Giordano Bruno (1548-1600). L'unica Forza non è un mito, ma la forza nucleare che i fisici chiamano "debole" e che pochi conoscono. Eppure la forza "debole" che muove il sole e le altre stelle, come dice Dante, è legata alla salute del corpo umano e svela una diagnosi. Perché nessuno la conosce? Perché è Forza intelligente, è la Vita, la comunione istantanea, la risorsa nucleare che svela l'inutilità dei mediatori e fa nascere una società organica.

Riportiamo anche il commento di Aldo Furioso:
Interessante. Peccato che dovranno passare tanti tanti anni per capirci qualcosa senza doverci credere. Si, va bene, ascoltiamo con tutto noi stessi ma il dubbio è necessario, nutriente. Invece è totalmente assente in questo video. Forse perché i discorsi col "se" sono meno efficaci? Giuliana, mi piace il tuo lavoro ma ho la sensazione che stai a mettere su l'ennesimo sistema di credenze.

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Ringrazio, come tanti altri, Giuliana per il suo splendido lavoro e, dietro lo stimolo di Aldo, vorrei avanzare alcune considerazioni per rendere ancora più utile questa ricerca e, possibilmente, avviare uno scambio di idee.
In modo particolare vorrei concentrarmi sul linguaggio usato (non sul contenuto). Sul tono, sulla modalità perentoria di affermare certi collegamenti.
So bene (per esperienza diretta) quanto è esaltante cogliere, intuire dei contatti, dei rapporti (nascosti) tra varie idee, e anch'io devo stare attento al tono che uso in questo momento. Secoli di fideismo dogmatico emotivo influenzano ancora il nostro inconscio. La libertà di pensiero è conquista ancora recente e non del tutto conclusa. La libertà di pensiero ha sempre fatto paura a qualcuno e qualcun'altro ci ha rimesso le penne (!).
Anni fa avevo una casa con le pareti tappezzate di girasoli. A lungo andare i girasoli stancano così decidemmo di cambiare e mettemmo su una carta da parati con dei "gabbiani" e con colori meno forti. Dopo qualche anno ci stancarono pure i gabbiani, togliemmo tutto e facemmo le pareti bianche. Ci siamo resi conto così, che siamo dovuti passare da una fase intermedia (i gabbiani) per arrivare ad una parete pura. Credo che la nostra mente spesso funzioni nello stesso modo: ha bisogno di fasi intermedie.
Il linguaggio di Giuliana è un tentativo, encomiabile, di sintesi fra quello della scienza moderna e quello simbolico, mitico. Forse non sappiamo quale linguaggio si userà nel futuro (come non sapevamo che avremmo fatto le pareti bianche) ma, ringrazio ancora Giuliana perché ci permette di proseguire il cammino e di guardare oltre le apparenze.
Grazie Giuliana!

P.S.
Avete notato che Giordano Bruno nella foto sembra avere due ali?

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