giovedì 29 luglio 2010

Tragicom § Il Tappetino Volante

È una bella mattinata di inizio estate. Al mercato ho trovato delle bellissime tende (che cercavo da tanto tempo) ad un buonissimo prezzo e ritorno a casa tutto con-tento con le tende!
Sorrido e mi sento aperto verso tutti e tutto.
Giro per casa a mettere un po’ a posto. Bussano alla porta: è una vicina che (un po' inaspettatamente) mi viene a trovare.
Mi parla di varie cose, di problemi dei figli, di se stessa che si preoccupa per loro. Mi chiede e le do volentieri qualche consiglio. Sento che ho fatto una cosa buona e ho condiviso la mia contentezza.  La vicina va via e resto con-tento…
Dopo pranzo mi stendo sul divano e ascolto un po’ di musica: mi sto rilassando.
Squilla (inopportuno) il campanello della porta. Mi alzo di sobbalzo. Guardo dallo spioncino: è il vicino di casa che però viene solo d’estate e con cui ho avuto una piccola discussione sull’essere e non essere violenti e aggressivi.
Apro con tutte le buone intenzioni per migliorare il rapporto. Lui entra e all’inizio sembra normale. Mi chiede se ho visto il suo tappetino che è volato dal balcone! Io dico di no e andiamo a guardare fuori per vedere meglio, ma non c’è. Dico che sarà volato più lontano visto il vento che c'è…
Ma lui si innervosisce:
- Mica sono un ragazzino. Non può essere volato lontano era un tappetino di cotone mica di plastica. Qualcuno deve averlo preso!
Dico che potrebbero essere volato più lontano per le raffiche di vento brevi ma forti.
Si arrabbia ancora di più. Io cerco di capire, ma mi sto arrabbiando anch’io. Un sospetto velenoso mi brucia i pensieri:
- (Non crederà che l’ho preso io?!)
Ci resto male solo al pensiero e smetto di parlare. Lui se ne va brontolando e io resto con la rabbia in corpo che continua a riaffiorare anche se cerco di eliminarla.
La giornata era cominciata bene. Mi ero aperto, ma l’apertura ha fatto entrare sia il buono che il cattivo.
- Ma dove sarà finito mai il tappetino volante?
- Chi può averlo preso?
- Ma sarà volato davvero?
- Questo tipo mi era già sembrato un po' strano!
Con questi interrogativi sotterranei va avanti il pomeriggio…
In serata mi calmo. Decido che deve essere un tipo nervoso, nevrotico. Provo ad aggiustare la situazione: forse, dovrei parlagli, dirgli che mi è dispiaciuto che pensasse quelle cose di me e che era stato molto aggressivo e scortese. Ma non me la sento di andarlo a trovare subito. Eppoi potrebbe essere già ripartito per Torino e chissà quando ritornerà!

Dopo qualche settimana chiedo alla vicina (si, quella preoccupata per i figli) se poi è stato trovato il tappetino (volante). Mi dice che l’aveva preso un'anziana vicina 87enne (e, in verità, un po’ rimbambita).
Finalmente sorrido al ricordo di quel giorno: così tutti i miei problemi, i miei scrupoli, le mie arrabbiature sembrano trovare una soluzione anche se qualche pensiero parassita resta:
- (Ma quando lo incontro non sarà ancora il caso di chiarire e di migliorare il rapporto?!)
- (Ma va là, con quello non vale la pena di parlare!)
Eppure penso sempre che con le parole si possa (quasi) chiarire tutto.
- Mah?!
- …

(di Resalvato)

2 commenti:

  1. Ah i problemi di vicinato... La mia personale soluzione è puntare all'invisibilità. Tanto sono circondata da situazioni ingestibili: da un lato il milanese che bestemmia la mattina con il bimbo che urla e piange e lui gli urla dietro a tutte le ore. Dall'altra le studentesse ridacchiose e maleducate.
    Ma io li ignoro, non mi faccio notare e immagino che la porta di casa mia sia invisibile, come il binario di harry potter. Almeno così evito di prendermi i loro malipensieri.
    E mi consolo con la signora del piano di sotto che è sempre carina, mi guarda il gatto e le porto i regalini.

    C'è chi vuole avere rapporti di buon vicinato e chi no. A milano, meglio non insistere.

    RispondiElimina
  2. X Alma: I vicini...,
    Fra le tante possibili chiavi di lettura, non credi che i vicini possano essere visti come proiezioni di parti di noi stessi? Ci sono parti che amiamo, parti che odiamo, parti che neghiamo di avere. Tutte, prima o poi, dovranno trovare il loro posto in una sintesi armonica (lavoro lungo e faticoso) per poter esprimere al massimo il nostro potenziale. Tutte possono concorrerre alla nostra creatività. Dalla tensione tra opposti può nascere la scintilla creativa. Gli opposti creano! L'armonia integra! L'invisibilità funziona fino ad un certo punto: la comprensione e l'integrazione intelligente e consapevole creano opportunità.
    Grazie!

    RispondiElimina

...per arricchire e migliorare il post.
Vi prego di scrivere un Nick-name o una sigla, nella casella "Commenta come - Seleziona Profilo / Nome/URL", per facilitare la Comunicazione.
I Commenti generali sul blog lasciateli, prego, nella Scheda Contatti.
Grazie.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

POST RECENTI DA BLOG SELEZIONATI