giovedì 6 gennaio 2011

Ciurlionis Un viaggio esoterico 1875-1911

Milano, Palazzo Reale
A cura di
Gabriella Di Milia e Osvaldas Daugelis
17 novembre 2010 - 13 febbraio 2011

 

Palazzo Reale di Milano e la Fondazione Antonio Mazzotta consolidano la loro tradizionale collaborazione esplorando ancora una volta il nuovo: si tratta della prima retrospettiva italiana di Mikalojus Konstantinas Ciurlionis.
Saranno esposte 79 tempere e pastelli su tela o cartoncino del maestro, oltre a 30 acquarelli, chine e disegni, 24 fotografie e molti documenti (tra cui una raccolta di lettere inedite) provenienti da un tempio segreto dell’arte moderna: il Museo Nazionale d’Arte M.K. Ciurlionis a Kaunas, in Lituania. 
Sarà inoltre presentato, per la prima volta dopo il 1910, l’Andante, il secondo dei tre quadri che costituiscono nel loro insieme la Sonata delle piramidi del 1908, recentemente ritrovato dopo anni di ricerche e acquistato da Osvaldas Daugelis per il museo che dirige. 
La mostra, promossa dal Comune di Milano, è prodotta da Palazzo Reale, dalla Fondazione Antonio Mazzotta e dal Museo Nazionale d’Arte M.K. Ciurlionis.
Fortemente voluta dal Governo Lituano, che ha scelto Milano come prima tappa di un progetto itinerante che toccherà le principali città del mondo, è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Lituana in Italia e il Consolato Onorario Lituano di Milano e con il contributo della Fondazione Cariplo.

 

Presentazione

“Scoprire la prima mostra italiana dedicata a Mikolaius Konstantinas Ciurlionis significa intraprendere, come indica lo stesso titolo, un viaggio esoterico – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - . Un viaggio nel quale si percepisce un’aria di libertà, governata dall’astronomia. Ciò che emerge da tale nostra iniziativa è un itinerario complesso che ci porta alle radici della modernità e ci permette di conoscere meglio un pittore “visionario” e lirico che tanto ha anticipato delle innovative tendenze del Novecento”. 
Pittore e musicista, Mikalojus Konstantinas Ciurlionis (1875-1911), considerato nel suo paese uno dei fondatori dell’arte moderna, è decisamente poco conosciuto nel resto del mondo, a eccezione della Francia che gli ha dedicato nel 2000-2001 al Musée d’Orsay una prima grande retrospettiva. 
La quasi totalità della sua opera, compresi gli spartiti e le lettere, è conservata nel Museo Nazionale d’Arte M.K. Ciurlionis, che per la mostra milanese presta i dipinti più importanti e significativi.
Sono tutte opere estremamente fragili e difficilmente trasportabili per la deperibilità dei materiali utilizzati (tempera e acquarello, per lo più su carta o cartoncino). 
La mostra milanese viene quindi a colmare una lacuna, ma anche a saldare un debito verso un artista straordinario quanto insolito e misterioso per la sua pittura, per la singolarità delle sue visioni, dipinte “furiosamente, dimenticando se stesso, senza concedersi tregua”.
La sua opera, condensata in soli sette anni (1902-1909), influenzò molti pittori a lui contemporanei. Fu apprezzato da Stravinskij, che possedeva un suo dipinto, e dal Premio Nobel per la letteratura Romain Rolland, che nel 1930 ammirò le riproduzioni di suoi quadri sulla rivista russa “Apollon”.
A sua volta Vasilij Kandinskij, colpito da alcuni dipinti di Ciurlionis esposti a San Pietroburgo, scrisse nel 1910 all’artista lituano per invitarlo alla mostra della Nene Ku?nstlervereinigung di Monaco. Ma la lettera giunse con tale ritardo che Ciurlionis perse l’occasione di farsi conoscere al di fuori del suo paese.
Solitario dell’arte, divenne leggendario per le sue “visioni d’altri mondi”, che pochi ebbero la fortuna di conoscere prima che venissero finalmente mostrate a Berlino durante il Festival d’autunno del 1979.
Gabriella Di Milia, autrice di un saggio su Ciurlionis per i “Cahiers” del Centre Pompidou di Parigi nel 1980, convinse l’allora direttore Pontus Hulten a inserire alcune sue opere nella mostra parigina Paris- Moscou 1900-1930, ma non fu possibile esporle poiché già richieste dall’istituzione berlinese.
Una mostra esclusivamente dedicata a Ciurlionis dà finalmente l’opportunità di conoscere in Italia una personalità tra le più affascinanti della storia dell’arte, che precorre l’astrattismo senza tuttavia poter essere interamente collegata ad alcun movimento contemporaneo. Infatti Ciurlionis, non identificandosi con la cultura parigina, portò avanti la tradizione romantica nordica di Caspar David Friedrich, anticipando le liriche invenzioni di Kandinskij, Kupka, Mondrian (nella sua fase iniziale) e altri. Fa dunque parte di una schiera di artisti che, nelle loro visioni dell’origine dell’universo, hanno trovato mezzi espressivi nuovi per trasmettere le emozioni più segrete. 
Morto nel 1911, a soli trentasei anni, Ciurlionis attraversò la pittura come una cometa, introducendo quelle tonalità velate e intimamente abbaglianti che secondo il filosofo Rudolf Steiner corrispondono alla terza parte costitutiva dell’uomo: lo spirito. 

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Per ulteriore dettagli vedere la
Fonte:
- www.mostraciurlionis.it
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Con la collaborazione di Paola Costanza
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