Perdona e sarai libero.
Dimentica di aver perdonato e sarai ancor più libero.
La rabbia non svanirà mai finché i pensieri del rancore verranno nutriti nella nostra coscienza.
La rabbia scomparirà solo quando i pensieri del rancore saranno dimenticati.
Vai oltre questa o quella via, sulla sponda estrema dove il mondo si dissolve e ogni cosa diventa chiara.
Oltre questa sponda e la sponda estrema, al di là dell’al di là, dove non v’è inizio, né fine, senza paura, vai.
Buddha
La rabbia non svanirà mai finché i pensieri del rancore verranno nutriti nella nostra coscienza.
La rabbia scomparirà solo quando i pensieri del rancore saranno dimenticati.
Vai oltre questa o quella via, sulla sponda estrema dove il mondo si dissolve e ogni cosa diventa chiara.
Oltre questa sponda e la sponda estrema, al di là dell’al di là, dove non v’è inizio, né fine, senza paura, vai.
Buddha
Perdonate gli Errori di Ieri.
C'è qualcuno che possa affermare di vivere una vita 'perfetta'? Difficile. Tutti commettiamo errori di cui poi ci pentiamo e vorremo tornare indietro per evitarli. Il perdono è il miglior balsamo per l'anima. Perdonando noi stessi e il nostro prossimo cessiamo di aggrapparci alle cause della nostra sofferenza e le lasciamo andare. Tutto cambia; è questa l'unica costante. Che ce ne rendiamo conto o meno, noi cambiamo continuamente. Non siamo le stesse persone di ieri, di un anno fa, o di dieci anni fa. Non è necessario che continuiate a tenere stretti gli errori ed i torti del passato in un perenne stato accusatorio verso voi stessi e gli altri, dal momento che quelli sono gli errori commessi da altre persone. Il farlo aggiunge sofferenza alla sofferenza. Fermatevi ad osservare la vostra ombra, riconoscete la sua transitorietà, e lasciatela andare.
C'è qualcuno che possa affermare di vivere una vita 'perfetta'? Difficile. Tutti commettiamo errori di cui poi ci pentiamo e vorremo tornare indietro per evitarli. Il perdono è il miglior balsamo per l'anima. Perdonando noi stessi e il nostro prossimo cessiamo di aggrapparci alle cause della nostra sofferenza e le lasciamo andare. Tutto cambia; è questa l'unica costante. Che ce ne rendiamo conto o meno, noi cambiamo continuamente. Non siamo le stesse persone di ieri, di un anno fa, o di dieci anni fa. Non è necessario che continuiate a tenere stretti gli errori ed i torti del passato in un perenne stato accusatorio verso voi stessi e gli altri, dal momento che quelli sono gli errori commessi da altre persone. Il farlo aggiunge sofferenza alla sofferenza. Fermatevi ad osservare la vostra ombra, riconoscete la sua transitorietà, e lasciatela andare.
Il Perdono
Chi è povero e debole spiritualmente non è capace di perdonare ma cerca di Vendicarsi. Per perdonare chi vi ha fatto del male, dovete diventare grandi, ricchi, forti, luminosi.
Dovete dirvi: “Devo perdonarlo perché, poveretto, è privo di luce, di conoscenza, di nobiltà… E non sa neppure in quale situazione si mette facendomi del male, perché le leggi divine sono inesorabili e quindi dovrà soffrire per il male che mi ha fatto. Io invece, anche se ne sono la vittima, ho il privilegio di lavorare per il bene, per il Regno di Dio, per la luce”.
Pensando così e paragonando lo splendore in cui vivete voi, per aver scelto il cammino del bene, alla miseria e all’oscurità di coloro che sono ingiusti e cattivi, un sentimento di pietà, di indulgenza e d’amore s’impadronirà di voi, Questa generosità, che non avreste potuto raggiungere con nessun altro mezzo, è invece facilmente raggiungibile in questo modo.
Quando noi odiamo una persona, siamo legati a lei da un legame emozionale più forte dell’acciaio. Il perdono è l’unico modo per rompere tale legame e ritornare liberi. La persona odiata diventa, pian piano, il nostro padrone; ci viene in mente di giorno e di notte; ci toglie sonno e serenità e ci priva della gioia di vivere.
Se però consideriamo coloro che ci hanno fatto del male, come delle persone che (in un momento particolare) hanno agito male nei nostri confronti, ma sono pur sempre dei figli di Dio, il perdono non ci sarà difficile. Esse hanno attraversato il nostro cammino per un appuntamento fissato dal Creatore. Dobbiamo ricordare che quando qualcuno ci ferisce, lo fa perché la sua anima sta cercando di accaparrarsi la nostra divina attenzione e la nostra benedizione. Se gliela offriamo, cesserà di intralciare il nostro cammino.
Qualcuno può pensare di non aver nulla da perdonare. Se nella sua vita compaiono però: confusione, sofferenza, infelicità, miseria, o dei bisogni di qualunque tipo, egli è nella necessità di dover perdonare. Vi è un vecchio proverbio che dice: “Colui che non riesce a perdonare gli altri, rompe il ponte su cui lui stesso deve passare”.
Quando la nostra salute o il nostro benessere, tardano ad arrivare, è necessario concedere il nostro perdono. “Il perdono può spazzare via tutti gli ostacoli che hanno impedito al benessere e alla salute di arrivare fino a voi. Il perdono è un potente magnete da cui nessun bene può evitare di essere attratto”.
Omraam Mikhael Aivanhov
Se hai cibo,
puoi sfamare.
Se hai acqua,
puoi dissetare.
Se hai cuore,
puoi amare.
Se hai generosità,
puoi donare.
Se hai dignità,
puoi educare.
Se hai pazienza,
puoi sopportare.
Se hai comprensione,
puoi tollerare.
Se hai indulgenza,
puoi perdonare.
E se sfami,
disseti, ami,
doni, educhi,
sopporti,
tolleri,
e perdoni,
puoi costruire la pace.
puoi sfamare.
Se hai acqua,
puoi dissetare.
Se hai cuore,
puoi amare.
Se hai generosità,
puoi donare.
Se hai dignità,
puoi educare.
Se hai pazienza,
puoi sopportare.
Se hai comprensione,
puoi tollerare.
Se hai indulgenza,
puoi perdonare.
E se sfami,
disseti, ami,
doni, educhi,
sopporti,
tolleri,
e perdoni,
puoi costruire la pace.
Patrizia Camesasca
Un uomo più evoluto decide invece di lavorare su di sé volontariamente al fine di cristallizzare in maniera definitiva il suo »corpo causale« e chiudere ogni sospeso karmico derivante dalle azioni delle vite precedenti. Non si affida, cioè, all'evoluzione naturale, ma decide di accelerare i tempi.
Come si lavora in tal senso?
Gesù dice in maniera chiara: «In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». Gv 8,51
La parola di Gesù indica sempre l'apertura del Cuore.
In teoria non è nulla di complicato, perché non concerne l’applicazione di alcuna tecnica occulta; infatti è sufficiente... PERDONARE i propri nemici.
Il perdono rivolto a qualcuno che ci sta facendo qualcosa di male fa sì che venga bruciato il karma che ci tiene legati a quella persona o a quel luogo. Non importa che non sappiamo quali trascorsi karmici ci hanno condotto a incontrare questa persona in questa situazione, perché il perdono va offerto a priori. Il perdono è il balsamo che guarisce e libera dalle catene del karma. Nella pratica, come avrete intuito, non è così semplice come nella teoria. Perdonare è faticoso, in alcune occasioni quasi impossibile. Il punto è che l'attrito interno che si crea nell'atto del perdono letteralmente fabbrica il »corpo causale«. Questo ci consente di liberarci sia sul piano fisico che su quello astrale prima ancora di passare “dall'altra parte” al termine dell'incarnazione. Il perdono non è un atto morale, bensì un processo alchemico che ci libera definitivamente delle sbarre della psico-prigione.
Salvatore Brizzi La parola di Gesù indica sempre l'apertura del Cuore.
In teoria non è nulla di complicato, perché non concerne l’applicazione di alcuna tecnica occulta; infatti è sufficiente... PERDONARE i propri nemici.
Il perdono rivolto a qualcuno che ci sta facendo qualcosa di male fa sì che venga bruciato il karma che ci tiene legati a quella persona o a quel luogo. Non importa che non sappiamo quali trascorsi karmici ci hanno condotto a incontrare questa persona in questa situazione, perché il perdono va offerto a priori. Il perdono è il balsamo che guarisce e libera dalle catene del karma. Nella pratica, come avrete intuito, non è così semplice come nella teoria. Perdonare è faticoso, in alcune occasioni quasi impossibile. Il punto è che l'attrito interno che si crea nell'atto del perdono letteralmente fabbrica il »corpo causale«. Questo ci consente di liberarci sia sul piano fisico che su quello astrale prima ancora di passare “dall'altra parte” al termine dell'incarnazione. Il perdono non è un atto morale, bensì un processo alchemico che ci libera definitivamente delle sbarre della psico-prigione.
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